Il futuro di Stellantis in Italia è ancora tutto da scrivere. Nel corso del prossimo 11 ottobre si svolgerà un importante incontro al Mise. Durante l’evento, Stellantis avrà modo di illustrare al Governo ed ai sindacati quelli che sono i piani futuri per quanto riguarda le attività del gruppo in Italia. I tempi sul tavolo sono diversi. In occasione dell’incontro del prossimo 11 ottobre potrebbe, quindi, esserci spazio anche per un argomento molto delicato.
Le ultime indiscrezioni confermano che Stellantis potrebbe avviare, oltre al già confermato taglio del numero di lavoratori, anche una serie di chiusure di stabilimenti in Italia. In particolare, ad oggi, ci sarebbe almeno uno stabilimento a forte rischio chiusura, anche per via della totale assenza di nuovi progetti previsti (almeno in via ufficiale). Lo stabilimento in questione è quello di Grugliasco, attuale sede di produzione delle Maserati Ghibli e Quattroporte. Ecco i dettagli:
Stellantis potrebbe davvero chiudere Grugliasco?
Al momento, non ci sono conferme ufficiale. Stellantis ha confermato di non voler chiudere alcun stabilimento dopo la fusione tra FCA e PSA ma le indiscrezioni si stanno moltiplicando. Al momento, il sito piemontese (a differenza del vicino stabilimento di Mirafiori, al centro di un programma di riduzione dei lavoratori) non ha una vera missione produttiva per il futuro. La Maserati Ghibli e la Maserati Quattroporte, infatti, usciranno di produzione nel corso dei prossimi anni (probabilmente nel 2023).
Come noto, la Ghibli non avrà una nuova generazione. Per la Quattroporte, invece, il nuovo modello è stato confermato ma, al momento, non ci sono informazioni precise in merito alla sede scelta per la sua produzione. Anche la Quattroporte potrebbe essere realizzata a Mirafiori, ad esempio su di una linea comune con il nuovo Levante (la base di partenza sarebbe la piattaforma Large di Stellantis). Per lo stabilimento di Grugliasco, quindi, c’è il forte rischio di ritrovarsi senza modelli da produrre nel giro di pochi anni.
Sul futuro di Grugliasco sarà necessario attendere il piano industriale di Stellantis. L’incontro del prossimo 11 di ottobre, in ogni caso, potrebbe anticipare alcuni dettagli su quelle che saranno le scelte dell’azienda nel corso del prossimo futuro. Staremo a vedere se davvero Stellantis deciderà di chiudere il sito piemontese oppure se ha in serbo nuove missioni produttive per l’impianto che potrebbe continuare a rappresentare un riferimento per Maserati e magari anche per Alfa Romeo che potrebbe realizzare il suo nuovo modello di segmento E.
Altri stabilimenti a rischio chiusura in Italia?
Al momento, buona parte degli stabilimenti di Stellantis in Italia hanno investimenti garantiti per i prossimi anni. In attesa di capire se i livelli occupazionali verranno confermati (è molto improbabile) è praticamente certo che la produzione continuerà per siti come Cassino, Mirafiori, Pomigliano d’Arco e Melfi. Restano alcuni punti da analizzare nel dettaglio.
Se per Termoli, attuale sede di produzione di motori a benzina, il futuro sarà garantito dalla Gigafactory, la stessa cosa non può essere confermata per stabilimenti come Pratola Serra dove, invece, vengono realizzati motori a gasolio. Il sito irpino ha bisogno di una nuova missione produttiva e, probabilmente, di un programma di riconversione che garantisca il suo futuro.
Maggiori dettagli su possibili ulteriori tagli di Stellantis agli stabilimenti italiani potrebbero emergere nel corso delle prossime settimane. L’incontro del prossimo 11 ottobre, intanto, potrebbe fornire le prime indicazioni utili per capire quelle che saranno le scelte del gruppo nel corso del prossimo futuro. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.