Continuano i problemi per gli stabilimenti italiani di Stellantis legati alla crisi dei chip. La carenza di semiconduttori, sempre più importanti per l’assemblaggio delle vetture moderne, sta rallentando tutto il settore automotive e, in queste settimane, sta colpendo in misura particolare gli stabilimenti italiani del gruppo. Dopo Melfi e Cassino, infatti, è oggi il turno di Pomigliano d’Arco registrare un nuovo stop a causa della carenza di semiconduttori.
Lo stabilimento dove viene prodotta la Fiat Panda, infatti, si fermerà giovedì, con il taglio del secondo turno di lavoro, e venerdì, con il taglio di entrambi i turni di lavoro. La produzione dovrebbe riprendere ad inizio della prossima settimana ma una conferma ufficiale arriverà soltanto nel corso dei prossimi giorni. La direzione dello stabilimento ha confermato ai sindacati che lo stop è legato alla crisi dei chip ed all’assenza di semiconduttori.
Lo stabilimento di Pomigliano d’Arco aveva da poco riaperto i battenti. Il sito campano, infatti, aveva interrotto la produzione circa due mesi fa, molto prima della preventivata chiusura estiva. Lo stop produttivo era legato alla carenza di semiconduttori e poi a problemi con le forniture di sedili. In ogni caso, dopo la ripresa avvenuta lunedì scorso, lo stabilimento è tornato a fermarsi, per ora solo per un totale di tre turni saltati.
La crisi dei chip per Stellantis sta peggiorando?
In queste ultime due settimane si sono moltiplicati gli annunci di stop temporaneo alla produzione negli stabilimenti di Stellantis a causa della carenza di semiconduttori. Inizialmente, lo stop ha riguardato diversi siti europei ma da questa settimana i problemi sono iniziati anche in Italia e la situazione sembra peggiorare ulteriormente.
Ricordiamo, però, che Stellantis, secondo le ultime analisi ufficiali, ha confermato di attendersi una riduzione del problema della crisi dei chip nel corso del quarto trimestre del 2021. Di conseguenza, il taglio della produzione previsto nel corso dei prossimi mesi a causa della carenza di semiconduttori potrebbe essere meno corposo di quanto registrato in queste settimane.
A Pomigliano d’Arco si attende l’Alfa Romeo Tonale per il cambio di marcia
Il rilancio della produzione nello stabilimento di Pomigliano d’Arco è ancora lontano. La Fiat Panda, al netto dei problemi con le forniture, non è in grado, da sola, di sostenere tutto lo stabilimento. Nel corso dei prossimi anni, però, il sito campano si prepara a registrare un deciso cambio di marcia che potrebbe comportare un notevole aumento delle attività produttive future.
Dal primo semestre del 2021, infatti, inizierà a Pomigliano d’Arco la produzione dell’Alfa Romeo Tonale. Il nuovo C-SUV della casa italiana ha target di vendita ambiziosi (ma non ancora ufficiali) e dovrebbe garantire una netta crescita delle attività nello stabilimento. Da notare che, secondo alcune indiscrezioni, dal progetto del Tonale potrebbero essere realizzati altri modelli.
In queste settimane si è parlato, ad esempio, della realizzazione del nuovo Dodge Hornet, un inedito C-SUV che verrebbe commercializzato in Nord America ma prodotto proprio a Pomigliano d’Arco. Il Tonale, inoltre, potrebbe essere la base di partenza anche di un SUV a marchio Lancia o comunque di altri progetti futuri di Stellantis.
Nel corso dei prossimi anni, con la progressiva uscita di scena della Fiat Panda, il sito di produzione campano inizierà a realizzare nuovi SUV in grado di garantire ottimi volumi di vendita, almeno sulla carta, e di assorbire tutta o quasi la capacità produttiva dello stabilimento. Maggiori dettagli arriveranno di certo nelle prossime settimane.