Lo stabilimento Stellantis di Melfi deve fare nuovamente i conti con la crisi dei chip. La carenza di semiconduttori ha colpito in queste settimane diversi stabilimenti europei del gruppo ed anche lo stabilimento di Cassino è stato costretto a fermarsi a causa dei problemi con i fornitori. Nella giornata di oggi, è arrivata la notizia che anche Melfi resterà ferma per via della crisi dei chip.
Il sito produttivo lucano, già diverse volte colpito dai problemi con i fornitori legati alla carenza di semiconduttori, doveva riprendere la produzione il prossimo 6 di settembre, come previsto dal calendario produttivo definito in precedenza. La situazione è però rapidamente cambiata in queste ore dopo la verifica dell’impossibilità di riprendere regolarmente le attività produttive.
Lo stabilimento di Melfi resterà chiuso per un’altra settimana. La nuova riapertura, stando quanto annunciato dalla direzione dello stabilimento, è ora fissata per il prossimo 13 settembre. Tale data è da considerarsi indicativa e non definitiva. La “crisi dei chip” continua ad essere imprevedibile e diventa sempre più complicato organizzare dei calendari produttivi precisi.
Ricordiamo che Stellantis ha fermato, in queste settimane, diversi stabilimenti europei a causa della carenza dei semiconduttori, un problema destinato ad attenuarsi, ma non a sparire, nel corso dell’ultimo trimestr edell’anno, almeno secondo le stime del gruppo.
Produzione ai minimi per settembre
In attesa di capire se lo stabilimento riaprirà i battenti il prossimo 13 settembre, appare oramai chiaro che per il prossimo mese i livelli produttivi di Melfi saranno davvero contenuti. Le stime ufficiali, diffuse dalla direzione dello stabilimento Stellantis ai sindacati, confermano che è prevista la produzione di circa 8 mila unità tra i tre modelli prodotti nello stabilimento (500X, Renegade e Compass).
Secondo le prime stime, Melfi dovrebbe restare in attività soltanto per 5-6 giorni nel corso del mese di settembre, con un nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali che oramai sono diventati una vera e propria costante per il sito lucano. Dopo una seconda metà di 2020 davvero molto promettente, con produzione al massimo, il 2021 continua a far registrare numeri negativi per il sito.
Novità in arrivo per i modelli di Melfi
Ricordiamo che i modelli in produzione a Melfi si preparano a registrare importanti novità nel corso dei prossimi mesi che potrebbero condizionare il numero di ordini ma non il livello produttivo che continuerà ad essere ridotto fino a quando non verranno risolti i problemi con la crisi dei chip.
Nel corso del prossimo autunno, infatti, si registrerà il debutto delle motorizzazioni mild hybrid per la Fiat 500X (che registrerà così la prima variante elettrificata) e per le due Jeep prodotte nello stabilimento, la Compass e la Renegade. Queste nuove motorizzazioni andranno a completare la gamma dei tre modelli, destinati a restare in produzione ancora per alcuni anni.
Stellantis, ricordiamo, ha già definito gli obiettivi per Melfi per il prossimo futuro. A partire dal 2024, infatti, lo stabilimento lucano sarà sede della produzione di quattro modelli elettrici realizzati sulla piattaforma Medium, la nuova base di partenza dei modelli di segmento C e D a trazione anteriore del gruppo. Maggiori dettagli su tali progetti arriveranno con il piano industriale di Stellantis atteso entro fine anno. Continuate a seguirci per saperne di più.