Stellantis taglia gli ordini: nove settimane di cassa integrazione per Comau

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L’azienda italiana Comau, specializzata in robotica e automazione industriale, fa parte del gruppo Stellantis e, come altre divisioni del gruppo, deve fare i conti con un momento molto difficile. A causa di un annullamento di commesse automotive, in particolare dal gruppo Stellantis stesso, Comau deve ricorrere alla cassa integrazione per lo stabilimento di Grugliasco dove sono impiegati oltre 900 addetti.

Come confermato dalla Fiom Torino, lo stabilimento di Comau sarà in cassa integrazione per nove settimane tra maggio e giugno. Si tratta di un provvedimento ingente che coinvolge un gran numero di lavoratori e che conferma le difficoltà per tutta la filiera automotive. Ricordiamo che anche nello stabilimento Stellantis di Mirafiori ed in quello di Grugliasco è previsto un ricorso alla cassa integrazione nelle prossime settimane.

Sulla questione sono intervenuti Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom e Toni Inserra responsabile di Comau per la Fiom. I rappresentanti dei lavoratori sottolineano: “Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori Comau e per la presenza delle sue qualificate produzioni storicamente insediate sul territorio torinese. Comau non è rientrata nell’operazione Stellantis ma non si capisce al momento quale missione industriale sarà affidata a questa storica azienda che produce automazione”.

A destare particolare preoccupazione è l’assenza di un vero piano futuro per Comau. Al netto della richiesta di cassa integrazione, infatti, per il momento le informazioni sui progetti industriali futuri sono limitati e il ricorso agli ammortizzatori sociali potrebbe diventare una costante nel corso del secondo semestre del 2021.

Continuano i rappresentanti della Fiom: “Preoccupa che le uniche informazioni fornite oggi dall’azienda riguardino il ricorso alla cassa integrazione e il calo importante di commesse. Chiediamo alla proprietà e alla Direzione garanzie sulla missione produttiva e il futuro dell’azienda, dei suoi dipendenti e del suo insediamento produttivo a Torino”

Continua la crisi del settore automotive italiano

Il settore automotive italiano sta attraversando un periodo molto difficile e il nuovo maxi ricorso alla cassa integrazione per Comau non fa ben sperare in vista del futuro prossimo. Dopo i buoni segnali del secondo semestre dello scorso anno, gli stabilimenti italiani di Stellantis hanno iniziato a rallentare notevolmente le attività.

A farne le spese, oltre ai lavoratori dei vari siti, ci sono anche tutte le realtà industriali collegate. L’indotto degli stabilimenti del gruppo è considerevole ed un calo drastico della produzione comporterà un netto calo delle attività. Il caso di Comau può essere visto come un’ulteriore conferma di una situazione che si fa, di mese in mese, sempre più difficile. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.

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