La settimana dello stabilimento di Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, è partita con un fermo produttivo. Oggi, infatti, i cancelli dello stabilimento sono rimasti chiusi e il turno di lavoro previsto per la produzione dei due modelli di segmento D non si è svolto. In queste ore, inoltre, è arrivata la conferma che la produzione di Alfa Romeo sarà ferma anche domani 9 novembre portando avvicinando così la quota di 80 giorni di stop della produzione a Cassino nel corso del 2021.
Al momento, inoltre, non c’è alcuna garanzia di una ripresa della produzione per il prossimo 10 novembre. La situazione a Cassino viene valutata giorno per giorno e, quindi, non si escludono ulteriori stop per la produzione dei modelli Alfa Romeo nel corso del prossimo futuro. A causa di questi fermi produttivi, inoltre, le consegne previste nelle prossime settimane potranno subire dei ritardi significativi ed anche i dati di vendita di Alfa Romeo rischiano di registrare effetti negativi.
La crisi dei chip ferma la produzione a Cassino
Lo stop della produzione registrato oggi e domani a Cassino è legato alla crisi dei chip. La carenza di semiconduttori, infatti, si traduce nell’impossibilità per Stellantis di gestire la regolare produzione di Alfa Romeo. Il calendario delle attività per Cassino prevede un solo turno di lavoro su Giulia e Stelvio ogni giorno, dal lunedì al venerdì.
Con questo calendario, attivo da inizio gennaio, lo stabilimento ha registrato un periodico taglio della produzione, con ricorso alla cassa integrazione, nei mesi scorsi. Stellantis ha, infatti, tagliato del 30% (in media) la produzione mensile a causa delle scarse richieste per i modelli Alfa Romeo e della fine della produzione della Giulietta, avvenuta a dicembre 2020
Con la crisi dei chip, però, la situazione è nettamente peggiorata. Attualmente, la produzione di Alfa Romeo a Cassino segue ritmi molto ridotti e addirittura inferiori a quelli che sono gli ordini effettivi per i due modelli di segmento D prodotti nello stabilimento laziale. Si tratta di un momento molto delicato che, almeno per il momento, non sembra avvicinarsi ad una fine.
A Cassino si aspetta il Maserati Grecale
Ricordiamo che la crisi dei chip è la causa del ritardo del lancio del Maserati Grecale. Il nuovo D-SUV della casa del Tridente doveva essere presentato la prossima settimana e la sua produzione (a Cassino su base piattaforma Giorgio, la stessa di Giulia e Stelvio) era pronta per la partenza. Maserati ha però scelto di posticipare il lancio del Grecale e il conseguente avvio della produzione a causa dell’emergenza legata alla crisi dei chip.
La disponibilità di semiconduttori è talmente ridotta che il Grecale non può entrare ancora in produzione. Il nuovo entry level della gamma Maserati sarà infatti disponibile nel corso della prossima primavera quando, si spera, la situazione legata alla crisi dei chip sarà sensibilmente migliorata.
Nel frattempo, anche considerando l’assenza di novità per Alfa Romeo Giulia e Stelvio, lo stabilimento di Cassino continuerà a viaggiare su ritmi ridotti in attesa del debutto del nuovo modello. Maggiori dettagli arriveranno di certo nelle prossime settimane.