Lo stabilimento Stellantis di Cassino sta attraversando una fase molto delicata con la produzione Alfa Romeo ai minimi termini e la partenza della produzione del Maserati Grecale che è stata rimandata di diversi mesi. A rallentare le attività di Cassino, andando a peggiorare una situazione già molto difficile e creando non pochi problemi all’enorme indotto dello stabilimento (vitale per l’economia locale), è la crisi dei chip.
La carenza di semiconduttori, già dallo scorso mese di settembre, ha iniziato a farsi sentire in modo decisamente marcato a Cassino. La produzione Alfa Romeo è stata praticamente dimezzata (anche questa settimana ci sono stati nuovi stop alle attività a causa della carenza di materiali) ed il Maserati Grecale è stato posticipato (ora la presentazione avverrà in primavera e non più a metà novembre).
A chiarire le difficoltà di Cassino sono i numeri. Ferdinando Uliano di Fim-Cisl evidenzia: “A Cassino il 2021 è stato caratterizzato dal continuo utilizzo di ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza l’occupazione, che nel corso dell’ultimo anno e mezzo si è ridotta di oltre 1.000 lavoratori, passando da circa 4.300 a 3.289. Solo nel terzo trimestre si sono persi quasi 20 giorni lavorativi (-38%) rispetto al teorico, che vanno ad aggiungersi ai circa 46 giorni di chiusura collettiva del primo semestre”
I numeri diffusi dal rappresentante dei lavoratori sono eloquenti e chiariscono le difficoltà dello stabilimento. Il peggioramento della crisi dei chip e l’impossibilità di portare avanti la produzione in modo regolare rischiano di posticipare il rilancio dello stabilimento. Per il futuro, Uliano sottolinea: “Per quel che riguarda Cassino, chiediamo che il suv Grecale parta il prima possibile.
Ma solo il suv Maserati non basta, se si annuncia un nuovo modello Alfa Romeo fino al 2026 bisogna dettagliare”
Il futuro dello stabilimento Stellantis di Cassino
Cosa succederà nei prossimi mesi a Cassino? La scelta di posticipare il debutto del Maserati Grecale rappresenta un danno enorme per lo stabilimento oltre che per il brand stesso che vede allontanarsi la partenza del piano di rilancio di cui il nuovo entry level rappresenta un modello di riferimento assoluto. Il Grecale arriverà ora in primavera e, quindi, solo dal secondo semestre del prossimo anno dovrebbe poter dare un contributo significativo alla crescita della produzione nello stabilimento.
Per quanto riguarda Giulia e Stelvio, invece, non sembrano esserci novità all’orizzonte. Il restyling e le varianti mild hybrid dei due modelli (progetti attesi per il 2021) sono finiti fuori dai radar e potrebbero, a questo punto, non essere mai realizzate. La carriera dei due modelli durerà ancora qualche anno ma in casa Alfa Romeo già si guarda al futuro. Una nuova generazione dei due modelli non è garantita ma molto probabile (soprattutto per lo Stelvio). Sarà però necessario attendere ancora qualche anno per saperne di più.
Nel frattempo, diventa prioritario il superamento della crisi dei chip. L’emergenza che sta causando la carenza di semiconduttori dovrà essere risolta in qualche modo da Stellantis. Il gruppo, infatti, deve trovare le contromisure per poter tornare a produrre con regolarità nel corso dei prossimi mesi. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.