Dopo aver sofferto per la pandemia di coronavirus lo scorso anno che ha causato non pochi problemi per vendite e produzione, Jeep conta sull’introduzione di nuovi modelli per superare il traguardo delle 10.000 vendite in Corea del Sud quest’anno. Il marchio di fuoristrada che fa parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles ha venduto 8.753 veicoli nel mercato coreano (- 14,6%) nel 2020, secondo KAIDA (Associazione coreana degli importatori).
Jeep conta sull’introduzione di nuovi modelli per superare il traguardo delle 10.000 vendite in Corea del Sud quest’anno
“La pandemia di coronavirus COVID-19 è stata una sfida per noi in termini di fornitura nel 2020, ma sono sicuro che il 2021 sarà un anno molto positivo per Jeep in Corea”, ha detto il capo di Jeep Christian Meunier, aggiungendo che le versioni del Grand Cherokee e della Wangler faranno la differenza. Il lancio del nuovo Grand Cherokee L sul mercato coreano è previsto nella seconda metà dell’anno.
Meunier ha notato come la Corea del Sud abbia produttori nazionali “estremamente forti”, uniti a un vivo interesse pubblico per la tecnologia e il servizio clienti. Questo ovviamente rende tutto più difficile per le case automobilistiche straniere.
Christian Meunier ha anche indicato che Jeep mira a elettrificare tutti i suoi modelli entro il 2022 e vuole essere “il marchio off-road più ecologico del mondo”. Jeep introdurrà anche un sistema di assistenza alla guida a mani libere quest’anno e investirà in tecnologie autonome più avanzate, ha continuato il dirigente.
Jake Aumann, amministratore delegato di FCA Korea, da parte sua ha indicato che la filiale migliorerà e rafforzerà la sua rete di assistenza post-vendita quest’anno. Vedremo dunque se davvero Jeep riuscirà a raggiungere in Corea del Sud questo ambizioso traguardo prefissato dal suo numero uno a livello globale.
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