Fiat Panda: prolungato lo stop della produzione

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Continuano le difficoltà produttive, legate alla crisi dei chip, per gli stabilimenti Stellantis in Italia. In queste ore, infatti, è arrivata la conferma relativa al prolungamento dello stop alla produzione della Fiat Panda che, ricordiamo, viene realizzata nel sito di Pomigliano d’Arco. Le attività produttive nello stabilimento erano state interrotte prima della pausa estiva. All’inizio di questa settimana, la produzione è ripresa dopo circa 2 mesi di stop.

Nei giorni seguenti la riapertura è arrivata il temuto annuncio. Anche la produzione della Fiat Panda è costretta a fermarsi a causa della carenza di semiconduttori, un problema che sta condizionando tutto, o quasi, il mercato delle quattro ruote europeo e tanti stabilimenti Stellantis in Europa. In queste ore, inoltre, è arrivata la conferma che lo stop della produzione per la Fiat Panda è stato esteso anche a lunedì 6 settembre.

Al momento, la ripresa delle attività è fissata per il prossimo 7 settembre ma resta sul tavolo l’ipotesi di un ulteriore ritardo, strettamente collegato alla disponibilità effettiva dei semiconduttori, componenti essenziali per il completamento dell’assemblaggio delle vetture. La penuria di microchip potrebbe condizionare, in modo significativo, le attività produttive della Fiat Panda nei prossimi mesi.

Fiat Panda
Fiat Panda

I sindacati di categoria hanno già chiesto un incontro con i vertici aziendali per affrontare la questione della carenza di semiconduttori. Il problema, però, è ancora molto lontano dall’essere risolto in modo definitivo. Secondo le stime di Stellantis, infatti, nel corso dell’ultimo trimestre del 2021 potrebbero arrivare i primi segnali di miglioramento ma la crisi dei chip, come confermato dallo stesso CEO Tavares, dovrebbe continuare anche nel 2022. Sarà necessario, quindi, mettere in atto tutte le contromisure necessarie per poter contrastare al meglio questo notevole problema.

La situazione negli altri stabilimenti Stellantis in Italia

Al momento, la crisi dei chip ha colpito in modo particolare gli stabilimenti europei del gruppo, caratterizzati da livelli produttivi decisamente più elevati rispetto ai siti italiani. In Francia ed in Spagna, infatti, ci sono diverse situazioni delicate con il rischio anche di tagli ai posti di lavoro. Nello stabilimento francese di Sochaux, ad esempio, è stato cancellato a tempo indeterminato un turno di lavoro.

In Italia, invece, c’è da tenere sotto controllo la situazione di Melfi dove la ripresa produttiva è stata posticipata di oltre una settimana proprio a causa della carenza di semiconduttori. Altri stabilimenti, come Cassino, hanno registrato sporadici blocchi confermando che l’emergenza è radicata e potrebbe rallentare le attività del gruppo in vari modi.

Anche i nuovi modelli in arrivo nel corso dei prossimi mesi potrebbero essere condizionati dalla crisi dei chip. A Pomigliano d’Arco, ad esempio, entrerà in produzione l’Alfa Romeo Tonale. Anche il nuovo C-SUV di casa Alfa Romeo potrebbe essere condizionato dalla scarsità di semiconduttori che potrebbe rallentare le attività produttive, almeno nella prima fase successiva al debutto. Maggiori dettagli sul futuro della produzione in Italia di Stellantis arriveranno a breve.

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