Inizia a muoversi qualcosa nella realizzazione della Fiat 500 elettrica. Claudio Demaria, responsabile dell’ingegneria europea di FCA, spiega che “se non avessimo la lista completa ci sarebbe da preoccuparsi”.
Per lista, si intende la lista dei fornitori e dei subfornitori: essa è composta da migliaia di imprese, piccole e medie, che contribuiranno alla realizzazione del 70% della vettura a zero emissioni della Fiat, che tra l’altro, sarà costruita proprio nello stabilimento di Mirafiori.
Fiat 500 elettrica: un sogno che diventa realtà
L’auto elettrica rappresenta una sfida per molte aziende, al punto che ci sono 60 mila dipendenti che se ne occupano per un fatturato di 18 miliardi l’anno. Quasi la metà delle aziende che parteciperanno al progetto, considerano una nuova possibilità, quella di trovare un tipo di mobilità ecosostenibile.
Non si possono prevedere dei dati su fatturati futuri perché si dovrà aspettare del tempo prima di potersi sbilanciare. Saranno cruciali perciò i prossimi mesi in quanto saranno da convertire le attuali linee di produzione in linee create appositamente per produrre auto elettriche.
Il tutto avverrà in due fasi diverse: la prima consiste da parte di FCA di acquistare la tecnologia necessaria da colossi mondiali come Samsung, o LG. Il ruolo del gruppo italiano arriva nella seconda fase, nel quale punta ad acquistare sempre meno componenti puntando sempre più ad una produzione “in casa”. Questa soluzione, però, dipenderà dalla domanda del mercato. Il fine ultimo è puntare al solo acquisto delle celle delle batterie, ma saranno assemblate a Torino per poi essere adattate alla carrozzeria per una miglior distribuzione dei pesi sul veicolo.
