Un funzionario di alto livello della casa automobilistica italo americana Fiat Chrysler ha dichiarato giovedì che la società prevede che le vendite di auto italiane diminuiranno di almeno il 35 per cento quest’anno rispetto ai livelli del 2019 a seguito della crisi del coronavirus. Pietro Gorlier, Chief Operating Officer di Fiat Chrysler per l’Europa, il Medio Oriente, la regione dell’Africa, ha previsto un rimbalzo delle vendite di auto nella seconda metà dell’anno.
Fiat Chrysler prevede che le vendite di auto italiane diminuiranno di almeno il 35 per cento quest’anno
Le vendite di auto di Fiat Chrysler sono in procinto di essere almeno del 50% inferiori nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019. A marzo e aprile, il periodo più grave dell’epidemia di coronavirus in Italia, le vendite di auto italiane sono scese quasi a zero, prima di aumentare leggermente questo mese. Fiat Chrysler è una delle maggiori preoccupazioni industriali in Italia, ma l’atteso aumento delle vendite nei prossimi mesi non si traduce necessariamente in una maggiore produzione industriale. Gorlier ha sottolineato che la società ha ancora circa 450.000 veicoli in stock e pronti per la vendita.
Le osservazioni di Gorlier arrivano il giorno dopo che il Ministero dell’economia e delle finanze italiano ha approvato la linea di credito da 6,3 miliardi di euro per Fiat Chrysler. Il denaro è necessario affinché la società segua i suoi piani di fusione con la rivale francese Peugeot. La banca italiana Intesa Sanpaolo ha approvato il prestito il mese scorso, ma era in attesa di una garanzia da parte del Ministero per essere completato. La fusione Fiat Chrysler – Peugeot è in procinto di essere completata entro il primo trimestre del 2021.
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