FCA Fiat Chrysler annuncia il suo ingresso nel progetto IPT Open Experience, un’iniziativa di IPT, Istituto di ricerca tecnologica dello Stato di San Paolo, focalizzata sull’innovazione per le grandi aziende. Il nuovo capitolo della partnership tra le due organizzazioni prevede di accelerare lo sviluppo di tecnologie per le auto connesse, in particolare nei settori dell’infotainment e della connettività dal punto di vista del cliente.
La cerimonia di adesione si è svolta attraverso un incontro virtuale tra i rappresentanti dell’IPT, il governo di San Paolo e il presidente di FCA per l’America Latina, Antonio Filosa.
“Questa è, infatti, la continuazione di una lunga storia di partnership con l’IPT: abbiamo iniziato la nostra collaborazione negli anni ’70, nel tentativo di sviluppare la prima auto a etanolo in Brasile, e da allora abbiamo mantenuto un rapporto molto produttivo”, ha ricordato Filosa, ribadendo che da allora l’azienda ha sviluppato diversi progetti con l’istituto nei settori manifatturiero e attrezzeria.
L’IPT Open Experience è una piattaforma aziendale con l’obiettivo di sviluppare e incorporare l’innovazione ad alta tecnologia nel business attraverso il modello di innovazione aperta. Con questa partnership FCA avrà accesso ai ricercatori e all’organo strategico della rete dei centri tecnologici e dei laboratori di ricerca dell’istituto, che opera da oltre 120 anni con partnership in ambito pubblico e privato.
L’azienda integrerà lo spazio hub di innovazione condiviso, volto a risolvere le sfide tecnologiche delle organizzazioni attraverso l’interazione con istituti di ricerca, università e governo. L’hub si concentra sulle aree tecnologiche dell’hardtech, della tecnologia dell’informazione, dell’automazione / mobilità e dell’esperienza del consumatore.
“Nel contesto attuale, l’innovazione aperta aiuta molto ad espandere le possibilità di sviluppare nuove soluzioni in un periodo più breve. Le opportunità e le richieste attuali richiedono competenze e conoscenze che non sempre abbiamo internamente. Mobilitare i partner in un processo di co-creazione porta agilità e vantaggi competitivi in un mercato in rapida evoluzione ”, conclude Filosa.
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