Alfa Romeo: piattaforme condivise e carattere unico rispetto agli altri brand

Alfa Romeo Tonale

Uno dei punti di forza della fusione tra FCA e PSA è rappresentato dalle sinergie nate dall’operazione che permetteranno di generare risorse aggiuntive per marchi come Alfa Romeo. Le sinergie tra i marchi si tradurranno nell’utilizzo di piattaforme condivise. Nel futuro di Stellantis, infatti, ci sono quattro piattaforme ben precise. In particolare, Alfa Romeo utilizzerà la Medium e la Large ed anche l’attuale CMP, ereditata dal gruppo PSA e in futuro sostituita dalla Small (a partire dal 2026).

I nuovi progetti di Alfa Romeo avranno, quindi, molto in comune con quelli di altri brand e, in particolare, di Lancia e DS, gli altri brand del “cluster” premium di Stellantis. Sulla questione, registriamo una serie di dichiarazioni di Jean-Pierre Ploué. Il capo del design di Stellantis, nel corso di un’intervista al magazine Quattroruote, ha analizzato vari aspetti del futuro del gruppo mettendo in evidenza proprio la questione legata alla condizione delle piattaforme.

Secondo il designer francese: “La condivisione delle piattaforme è una necessità, ma con capi brand forti e team di design dedicati e anch’essi forti, si può dare a ciascun marchio la propria identità”. Ploué, quindi, sottolinea ancora una volta la necessità di dare ad ogni brand una sua identità ben specifica. In questo compito, avranno un ruolo di primo piano il nuovo CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, e il nuovo capo del design di Alfa Romeo, Alejandro Mesonero-Romanos.

ploué

Un’identità precisa per le Alfa Romeo del futuro

I piani di sviluppo sono chiari. Il futuro di Alfa Romeo (e degli altri marchi di Stellantis) seguirà delle linee ben precise. Il gruppo utilizzerà architetture condivise che permetteranno di abbattere i costi di produzione, permettendo di massimizzare il numero di prodotti da sviluppare e incrementare le opportunità di crescita dei singoli brand.

Ogni marchio, a partire da Alfa Romeo, avrà una sua identità sia in termini di design che in termini di caratteristiche tecniche. E’ lecito, quindi, ipotizzare che le Alfa Romeo del futuro si caratterizzeranno per un marcato carattere sportivo in grado di attirare un target ben preciso di clienti nei vari segmenti di mercato in cui il marchio sarà impegno.

La condivisione delle piattaforme verrà applicata in ogni segmento di mercato ma i brand, almeno inizialmente, non investiranno in tutti i segmenti. Alfa Romeo, infatti, realizzerà una serie di modelli di nuova generazione senza puntare a coprire tutto il mercato, dal segmento B al segmento E ad esempio. Il brand si impegnerà in determinati settori puntando su quei settori del mercato che la dirigenza giudicherà in linea con l’identità di Alfa Romeo.

Lancia seguirà un percorso simile ad Alfa Romeo

Un processo analogo riguarderà anche altri marchi a partire da Lancia. Ricordiamo che il futuro di Lancia sarà gestito in prima persona da Ploué. Il capo del design di Stellantis, infatti, seguirà direttamente il design dei nuovi modelli Lancia. Il brand italiano dovrebbe presentare tre nuovi modelli con investimenti garantiti dal nuovo piano industriale del gruppo.

Grazie a questi tre modelli, che andranno ad occupare dei segmenti di mercato opportunamente selezionati, Lancia punterà a conquistare il mercato europeo, dopo l’uscita di scena registrata alcuni anni fa (oggi Lancia vende solo la Ypsilon e solo in Italia). Maggiori dettagli sul futuro arriveranno nel corso delle prossime settimane. Ricordiamo che il piano industriale di Stellantis arriverà, molto probabilmente, entro la fine dell’anno.

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