Alfa Romeo: la produzione riparte ma il futuro resta incerto

Alfa Romeo Cassino

Dopo i recenti stop, da domani 5 ottobre riprenderà la produzione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio a Cassino. Le attività produttive si sono fermate la scorsa settimana, a sorpresa, a causa della carenza dei materiali necessari alla produzione. In particolare, i problemi di approvvigionamento riguardavano sia i semiconduttori, a causa della crisi dei chip, che alcuni componenti necessari al fissaggio del motore. Le attività produttive, quindi, si sono fermate in attesa dell’arrivo delle forniture necessarie.

La produzione si prepara a riprende a Cassino dove, però, anche in futuro i problemi con i fornitori potrebbero tornare d’attualità. Ecco i dettagli completi:

Un autunno con produzione ridotta per Alfa Romeo?

Da inizio gennaio, la produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio a Cassino procede a ritmi molto ridotti. Il calendario delle attività prevede cinque turni di lavoro a settimana. Nel corso degli ultimi mesi, però, Stellantis ha periodicamente cancellato almeno il 30% dei turni previsti arrivando, in alcuni casi, anche a superare il 50% (in particolare durante i mesi estivi).

Per il futuro, il ritmo produttivo sulle linee di Giulia e Stelvio non cambierà. A Cassino, da fine 2021, la produzione aumenterà per effetto del debutto del Maserati Grecale, mentre le attività su Giulia e Stelvio continueranno a singhiozzo. Le poche richieste dal mercato, però, non rappresentano l’unico problema per lo stabilimento.

La crisi dei chip continua ad essere un fattore determinare per valutare le attività produttive di Stellantis. Anche Giulia e Stelvio devono fare i conti con il calo della produzione a causa della carenza di semiconduttori, un problema che, anche se non si aggraverà nei prossimi mesi, è destinato a continuare almeno per tutto il 2022 (salvo improbabili soluzioni da parte di Stellantis che sembra preferire indirizzare i semiconduttori disponibili verso le sue auto elettriche).

Alfa Romeo Stelvio “6C Villa d’Este”

Di conseguenza, è lecito attendersi nuovi tagli per la produzione di Giulia e Stelvio in autunno. Secondo le ultime indiscrezioni, le attività a Cassino, per quanto riguarda la linea dei due modelli di segmento D di casa Alfa Romeo, potrebbero continuare con tagli del 50% dei turni di lavoro. Fortunatamente, l’avvio della produzione del Grecale (salvo ulteriori problemi con la crisi dei chip) dovrebbe garantire una riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali.

Effetto negativo sulle vendite di Alfa Romeo dalla crisi dei chip?

Le già scarse vendite di Alfa Romeo potrebbero registrare un ulteriore calo a causa della crisi dei chip. L’impossibilità di mantenere i già ridotti volumi produttivi, infatti, comporterà una serie di ulteriori tagli alla produzione e, quindi, un allungamento dei tempi necessari per la consegna dei nuovi modelli. Come confermato dai recenti dati di vendita negli USA ed in Europa, i volumi di vendita di Alfa Romeo potrebbero contrarsi ulteriormente.

Giulia e Stelvio continueranno ad essere prodotte a ritmo ridotto e l’atteso restyling con le varianti mild hybrid potrebbe arrivare solo nel 2022 inoltrato oppure non arrivare mai. Per il momento, quindi, non ci resta che attendere ulteriori dettagli in merito al futuro del marchio italiano e dei suoi modelli prodotti a Cassino. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti su Giulia e Stelvio e sugli effetti della crisi dei chip.

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