Lo stabilimento PSA di Mulhouse (ora parte del gruppo Stellantis) fisserà diversi giorni non lavorativi fino al prossimo giugno. Motivi addotti per giustificare tali misure: l’attuale debolezza del mercato. I sindacati CFE-CGC e FO dello stabilimento PSA di Mulhouse hanno comunicato che sono già stati programmati sette giorni di fermo tra febbraio e marzo. Sono previsti anche altri dieci in aprile-maggio.
La direzione ha nel frattempo confermato tre giorni non lavorativi il mese prossimo e una “previsione” di quattro a marzo, ogni venerdì, annunciata giovedì scorso al Comitato economico e sociale (CSE). Il portavoce del sito ha chiarito che il programma non è stato stabilito per i mesi successivi. L’impianto ha subito il pieno peso del declino del mercato automobilistico europeo, quest’ultimo costituendo lo sbocco per i modelli Peugeot 508 e DS7 prodotti nel sito.
Secondo Laurent Gautherat, delegato CFE-CGC, per il primo semestre è stato osservato un forte calo del volume degli ordini. Direzione e sindacati del cantiere sperano di poter rilanciare la propria attività nella seconda metà dell’anno grazie all’assemblaggio di un nuovo veicolo. Il sito di Mulhouse dovrebbe infatti iniziare la produzione della nuova Peugeot 308 alla fine della prima metà del 2021.
Resta il fatto che, secondo il responsabile del sito di Mulhouse, “c’è molta incertezza e ansia nei laboratori”. I motivi sono diversi: primo fra tutti la crisi sanitaria, ma anche la situazione del mercato automobilistico, senza contare le conseguenze che la fusione PSA / Fiat potrebbe avere sui posti di lavoro locali, e anche sul futuro dello stabilimento.
È stato raggiunto un accordo per evitare l’impatto sui salari. In virtù di quest’ultimo, i cinque giorni annuali “fluttuanti” di ferie retribuite sono stati fissati all’inizio di aprile, intorno a Pasqua e intorno al 1 maggio.
Aggiungendo il “contatore di modulazione” dell’orario di lavoro da PSA che garantisce la retribuzione piena fino a un saldo negativo di 12 giorni, il sito di Mulhouse dovrebbe evitare di attivare la disoccupazione parziale, sinonimo di perdita di salario, precisano i sindacati. Il calo dell’attività dovrebbe essere utilizzato “per sviluppare la formazione per il nuovo veicolo e per migliorare le condizioni di lavoro”.
Ti potrebbe interessare: Quale futuro per Alfa Romeo nella nuova era Stellantis?