Nel corso della giornata di ieri è arrivato l’annuncio di uno stop della produzione a Melfi da parte di Stellantis. Il sito produttivo del gruppo sarà fermo dal 3 al 10 maggio. In queste ore, invece, emergono ulteriori dettagli su quelle che saranno le scelte dell’azienda per le prossime settimane.
Stellantis, infatti, ha comunicato il prolungamento della cassa integrazione per Melfi. Gli ammortizzatori sociali per lo stabilimento saranno attivi almeno fino al prossimo 30 maggio. Per il momento, lo stop alla produzione nello stabilimento è limitato al 10 maggio da oltre questa data il livello produttivo del sito potrebbe continuare ad essere basso. Occasionalmente, inoltre, potrebbero esserci ulteriori fermi produttivi.
L’estensione del ricorso alla cassa integrazione per lo stabilimento di Melfi è legata, ancora una volta, alla carenza di semi conduttori ed alle ricadute della pandemia sul mercato dell’auto in Europa. Al momento, l’azienda non ha ancora trovato una soluzione per poter tornare ad un’attività costante a Melfi e c’è il rischio che la cassa integrazione venga estesa ancora per diverse settimane.
Gli scenari futuri per Melfi
Al momento, non sembrano esserci piani definiti per il prossimo futuro di Melfi. La “crisi dei chip” è destinata a continuare ancora per alcuni mesi stando a alle cronache internazionale con conseguenze negative per tutto il settore automotive con alcuni stabilimenti, come quello di Melfi, particolarmente colpiti dalla situazione.
Stellantis non ha fornito indicazioni precise in merito a quelle che saranno le scelte per lo stabilimento. A Melfi, ricordiamo, la cassa integrazione è attiva in modo continuato dallo scorso mese di febbraio ed è già stata più volte estesa. L’ultimo aggiornamento di queste ore ha portato il provvedimento alla fine del mese di maggio.
Staremo a vedere nel corso delle prossime settimane se ci saranno delle novità.
La nota della Fiom
In merito al nuovo ricorso alla cassa integrazione per Melfi, con estensione fino alla fine del mese di maggio, si registra una dura nota della Fiom che scrive: “La FIOM CGIL continua a sostenere che la crisi non possono pagarla sempre i lavoratori, le perdite salariali non sono sostenibili e le condizioni di lavoro vanno migliorate”
La Fiom continua ad evidenziare la necessità di strategie future definite: “In questa fase in cui si stanno delineando le strategie del quarto costruttore di auto nel mondo è tanto più importante che ai lavoratori vengano date garanzie future, con strategie e politiche industriali diverse dal passato ma che puntino alla valorizzazione del lavoro di qualità, investimenti reali su innovazione, rivolti alla transizione ecologica e sostenibile”