Stellantis: la crisi dei chip avrà un impatto negativo sulla produzione

Secondo alcuni analisti ci sarà un taglio del 20% questo trimestre
stellantis

La scorsa settimana, in occasione dell’annuncio dei risultati finanziari del primo trimestre del 2021, Stellantis ha confermato che la crisi dei chip peggiorerà nel corso del secondo trimestre dell’anno, con un’immeditata ricaduta sulla produzione del gruppo su scala internazionale. Anche il terzo trimestre sarà difficile, con una crisi che secondo le stime si stabilizzerà. Per una ripresa sarà necessario attendere l’ultimo trimestre del 2021.

Dopo l’annuncio del gruppo sono arrivate nuove evidenze del peggioramento della situazione. In Italia, ad esempio, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco è stato costretto a fermarsi in modo simile a quanto avvenuto a Melfi. Nel frattempo, si registrano diversi stop alla produzione negli stabilimenti nordamericani di Stellantis con l’impianto canadese di Windsor, sede di produzione della Chrysler Pacifica, e quello americano di Belvidere, dove viene realizzata la Jeep Cherokee, costretti allo stop.

Stellantis non ha fornito stime precise in merito all’andamento della produzione legata alla crisi dei chip. Il gruppo adeguerà le attività in base all’andamento della domanda e, soprattutto, alle consegne di semiconduttori da parte dei fornitori. Nel frattempo, però, gli analisti di settore stanno valutando i possibili effetti della crisi dei chip sulla produzione di Stellantis.

Secondo Bestinver Securities, la crisi colpirà duramente il gruppo nel corso del secondo trimestre. Le stime degli analisti, infatti, anticipano un possibile impatto negativo del 20% sulla produzione nel trimestre di Stellantis. Tale impatto sarà più marcato su alcuni modelli e stabilimenti che resteranno fermi per più tempo. Da notare, inoltre, che secondo Bestinver la crisi dei chip avrà un impatto limitato sui conti del gruppo.

Sottolineano gli analisti: “l’andamento favorevole sia dei prezzi sia del mix in tutti i principali mercati consente di confermare le stime nonostante l’impatto negativo della carenza di chip, materie prime e forex“. Le stime confermano 152 miliardi di ricavi a fine anno e 10 miliardi di ebit adjusted con un margine del 6.6%.

La situazione in Italia

La crisi dei chip ha colpito duramente lo stabilimento di Melfi, costretto a diversi stop della produzione nel corso delle ultime settimane ed in cassa integrazione almeno fino alla fine del mese di maggio (con un probabilmente estensione degli ammortizzatori sociali). Anche Pomigliano d’Arco si è fermato a causa della crisi. I problemi in Italia per quanto riguarda la fornitura di semiconduttori continueranno.

Stellantis non ha ancora fornito alcuna soluzione al problema, limitandosi a ricorrere agli ammortizzatori sociali in caso di necessità per arginare il problema dello stop produttivo. Per il momento, quindi, il gruppo continuerà per la sua strada e per gli stabilimenti italiani dovrebbero crescere i rischi di stop. Continuate a seguirci per tutte le novità.

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