Il gruppo Stellantis continua a ricorrere agli ammortizzatori sociali per i suoi stabilimenti di produzione in Italia. La crisi dei chip, inoltre, ha rallentato l’arrivo di nuovi modelli (come ad esempio è avvenuto con il Maserati Grecale posticipato al 2022) posticipando così il rilancio delle attività produttive in Italia. Stellantis, inoltre, non ha ancora annunciato il suo nuovo piano industriale e, quindi, gli investimenti futuri non sono ancora stati ufficializzati nel dettaglio.
Sul futuro delle attività produttive di Stellantis in Italia registriamo oggi il commento del Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mise, nel corso del question time alla Camera dei deputati di oggi, ha dichiarato: “Ho avuto modo di incontrare in più volte i rappresentanti aziendali per monitorare le problematiche correlate agli stabilimenti italiani”
In merito al futuro degli stabilimenti, Giorgetti sottolinea: “Confermo l’attenzione del Governo verso il settore dell’automotive, in generale, e del gruppo Stellantis, come principale attore sullo scenario italiano, e di tutto il suo indotto in particolare. Ribadisco l’impegno del Governo a mettere in campo tutti gli interventi necessari per sostenere il settore e accompagnare il medesimo nella sua transizione tecnologica”
I problemi degli stabilimenti di Stellantis in Italia
Il punto di vista sul Governo è chiaro e in futuro verranno messi in campo nuovi interventi mirati a sostenere l’intera filiera automotive italiana. Il presente degli stabilimenti italiani resta molto difficile. Le situazioni delicate non mancano di certo. Prendiamo il caso di Melfi dove nel 2021 si è registrato un vero e proprio crollo delle attività produttive rispetto alle attese e nonostante gli investimenti di FCA arrivati nel 2020.
Per lo stabilimento di Melfi, Stellantis ha anticipato l’avvio di nuovi progetti (quattro auto elettriche su base Medium) dal 2024 ma, al momento, le informazioni su questi investimenti sono ancora ridottissime. Nel frattempo, lo stabilimento di Cassino deve fare i conti con il ritardo del Maserati Grecale che ha posticipato il rilancio delle attività produttive. Il SUV è stato posticipato a causa della crisi dei chip ed arriverà ora sul mercato soltanto nel corso del primo semestre del 2022.
A Pomigliano d’Arco, invece, si aspetta la partenza dell’Alfa Romeo Tonale, un progetto chiave sia per il marchio italiano che per il futuro dello stabilimento napoletano. Serviranno però nuovi progetti per sostenere le attività produttive visto che la Fiat Panda si avvicina sempre di più alla fine del suo ciclo di vita. Per quanto riguarda il polo industriale torinese è arrivata la conferma della chiusura di Grugliasco.
I lavoratori saranno trasferiti a Mirafiori dove prenderà il via la produzione di diversi modelli Maserati. Dal rilancio di Maserati dipenderà il futuro dello stabilimento torinese. Se i nuovi modelli del Tridente non avranno successo il futuro dell’impianto sarà decisamente complicato. Da notare, inoltre, che a Termoli, dopo l’annuncio arrivato a luglio, si attendono nuove informazioni sulla futura Gigafactory mentre a Pratola Serra, attuale stabilimento dedicato ai motori diesel, si aspetta un nuovo piano di riconversione in grado di garantire un futuro allo stabilimento.
Per maggiori dettagli sul futuro degli stabilimenti italiani di Stellantis sarà necessario attendere il nuovo piano industriale del gruppo. L’azienda dovrebbe svelare i piani produttivi per il suo futuro soltanto ad inizio del prossimo anno. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.