Secondo General Motors, la fusione della Fiat italiana con la Chrysler del Michigan e il loro successivo rinascimento sotto la guida di Sergio Marchionne si è basata sulla corruzione. Potrebbe essere difficile provare parti del suo caso, in particolare l’affermazione che l’obiettivo della presunta cospirazione era di indebolire GM e costringerlo a una fusione con Fiat.
La società italiana afferma che la causa è infondata, il che implica che l’eventuale corruzione sarebbe stata un caso di poche mele marce. Questa è una difesa imbarazzante, però: i pubblici ministeri federali hanno accusato i dirigenti della FCA di aver cercato di mantenere “grossi, stupidi e felici i funzionari sindacali” e tre dirigenti della società si sono dichiarati colpevoli di varie accuse.