Nei giorni scorsi, Stellantis, durante l’incontro con sindacati e Governo, ha confermato uno dei primi progetti previsti dal futuro piano industriale. Si tratta dell’avvio della produzione di quattro auto elettriche a Melfi che sfrutteranno un’unica linea produttiva e potranno contare sulla nuova piattaforma Medium, una delle quattro piattaforme modulari del gruppo Stellantis.
Secondo i dati diffusi dall’azienda, i lavori di pre-produzione prenderanno il via nel 2023 mentre la partenza della nuova linea produttiva è programmata per il 2024. Per ora, Stellantis non ha chiarito quali saranno i modelli che verranno prodotti a Melfi ma la presenza della piattaforma Medium potrebbe far pensare alle future generazioni delle Jeep Compass e Renegade oltre che alla Fiat 500X ed ad un nuovo modello inedito.
Maggiori dettagli sulla questione arriveranno nelle prossime settimane. Nel frattempo, a Melfi si guarda al futuro e, nonostante gli annunci di Stellantis, cresce la preoccupazione in merito ad un possibile ridimensionamento dello stabilimento. I piani del gruppo sono chiari ma non sembrano convincere alcuni sindacati.
USB non è convinta dal progetto di Stellantis per Melfi
I rappresentati dei lavorati di USB, sindacato da tempo molto critico con l’azienda per la gestione dello stabilimento di Melfi, ha messo in evidenza, in una nota, le criticità del futuro dello stabilimento lucano. In particolare, vengono evidenziati i rischi legati allo smantellamento di una linea produttiva. Per il futuro di Melfi e dell’indotto potrebbero esserci numerosi esuberi.
Dichiarano i sindacati: “Smonteranno una delle due linee produttive a Melfi, ci saranno esuberi strutturali, ben più dei 700 annunciati oggi, in tutta l’area industriale almeno tre volte tanto. Una sola linea, per quanto maggiorata, non potrà mai produrre 400 mila vetture all’anno, Melfi viene pesantemente ridimensionata”
Nei prossimi mesi, inoltre, sono previsti diversi cambiamenti per il sito di produzione lucano: “Negli spazi lasciati liberi dalla linea smantellata verranno realizzate nuove operazioni, tradotto significa internalizzazione di lavorazioni che solitamente vengono svolte nelle fabbriche esterne, con ulteriore perdita di commesse e lavoro per l’indotto”.
Quale futuro per Melfi?
La situazione relativa allo stabilimento lucano è ancora tutta da decifrare. L’annuncio di Stellantis rappresenta una notizia sicuramente positiva anche perché il gruppo ha confermato di voler raggiungere la capacità produttiva dello stabilimento di ben 400 mila vetture all’anno. Allo stesso tempo, però, è legittima la posizione di USB.
I rappresentanti dei lavoratori, che ben conoscono le dinamiche interne dello stabilimento, hanno messo in evidenza quelli che sono i principali rischi legati al progetto di Stellantis. Il taglio della linea produttiva e l’internalizzazione di alcune lavorazioni potrebbero comportare un drastico calo dei livelli occupazioni anche nell’indotto.
C’è poi la questione legata alla produzione. Il raggiungimento del target delle 400 mila unità prodotte ogni anno è tutto da verificare, in particolare considerando la presenza di un’unica linea. Bisogna poi evidenziare che le tempistiche di lancio, per ora genericamente indicate per il 2024, potrebbero essere più lunghe, prolungando ulteriormente il ricorso agli ammortizzatori sociali per lo stabilimento.
Attualmente, ricordiamo, a Melfi sono impiegati oltre 7 mila addetti e l’indotto garantisce milgliaia di posti di lavoro ulteriori che ricoprono un ruolo molto importante per l’economia locale. A cambiare le carte in tavola potrebbe esserci il progetto della Gigafactory. Un impianto per la produzione di batterie potrebbe rilanciare le attività dello stabilimento garantendo la possibilità di assorbire parte della capacità produttiva.
Al momento, Stellantis non ha deciso ancora se realizzare o meno la Gigafactory in Italia. Il progetto, inoltre, potrebbe non essere realizzato a Melfi ma a Mirafiori, stabilimento che era stato individuato da FCA per la realizzazione di un impianto di questo tipo. Maggiori dettagli arriveranno nel corso del prossimo futuro. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati al futuro dello stabilimento.