L’amministratore delegato di Stellantis ha detto martedì che i costi medi di produzione delle auto in Italia sono più alti che in altri paesi in cui opera la casa automobilistica. In Francia e in Spagna, ad esempio, risultano ben più bassi. Il motivo non è da attribuire al costo del lavoro, secondo due fonti sindacali.
Carlos Tavares, l’amministratore delegato della quarta casa automobilistica più grande del mondo, che si è formata all’inizio di quest’anno dalla fusione di Fiat Chrysler (FCA) e il produttore di Peugeot PSA, era a Torino martedì per incontrare i rappresentanti dei lavoratori locali presso una delle strutture del gruppo.
Stellantis: cosa succederà alla produzione in Italia?
Una fonte sindacale, che ha partecipato all’incontro, ha detto che Tavares ha spiegato ai lavoratori che voleva ridurre i costi aggiuntivi che Stellantis stava ora pagando per produrre auto in Italia, rispetto a veicoli simili in Francia e Spagna. Parliamo dunque di un risparmio ancora più accentuato. Infatti, ad esempio per quanto riguarda la Citroen, la manodopera della prossima top di gamma sarà spostata in Cina.
Tavares non ha fornito dettagli su ciò che stava causando l’aumento dei costi, anche se ha detto che non erano attribuibili ai salari, ha aggiunto la fonte. Una seconda fonte ha confermato i commenti dell’amministratore delegato sui costi del lavoro, aggiungendo che ha mantenuto la discussione sui costi nelle strutture italiane a un livello molto generale.
FCA e PSA hanno puntato oltre 5 miliardi di euro all’anno di risparmio dalla loro fusione, senza chiudere nessuno stabilimento, e Tavares si è anche impegnato a non tagliare posti di lavoro. Tuttavia, ad esempio a Belvidere, Stellantis ha licenziato 150 lavoratori. Ha anche affermato che tutti i marchi e gli impianti di Stellantis avranno la possibilità di essere redditizi. Alfa Romeo, invece, ha spostato la produzione parzialmente in Polonia per ridurre i costi di produzione. La speranza è quella che le varie sedi non lascino tutte il Paese, perché potrebbe rappresentare ben altri problemi per l’Italia.