Nuovo stop per gli stabilimenti italiani di Stellantis a causa della crisi dei chip e delle conseguenze sull’intera filiera produttiva. Per tutta la prossima settimana, infatti, il gruppo bloccherà la produzione nello stabilimento di Pratola Serra, sito in provincia di Avellino che realizza motori diesel per diversi modelli del gruppo e, in particolare, per i veicoli commerciali come il Fiat Ducato, prodotto in Italia nello stabilimento Sevel di Atessa, alle prese con un taglio della produzione legato proprio alla crisi dei chip.
La carenza di semiconduttori sta peggiorando e, uno ad uno, gli stabilimenti italiani e, più in generali, europei, di Stellantis sono costretti a fermarsi. Lo stop causa un rallentamento della produzione per tutta la filiera che va ad influenzare siti produttivi come quello di Pratola Serra che già da tempo è in difficoltà, a causa della crisi delle vendite di modelli diesel, e che oggi si ritrova a dover fare i conti anche con la crisi dei chip.
La situazione nello stabilimento irpino è molto delicata. Già da molto tempo, infatti, il sito di Pratola Serra è in difficoltà e tutto l’indotto, che comprende diverse aziende dell’intera provincia irpina, sta subendo le ricadute del calo produttivo. La crisi dei chip sta peggiorando e sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende, sia direttamente che indirettamente colpite dalla carenza di semiconduttori e dall’impossibilità di completare il ciclo produttivo delle auto.
Da notare che, nell’area irpina, anche altre due importanti aziende impegnate nel settore automotive (Denso e Lima Sud) sono state costrette a fermarsi. Per via della crisi dei chip, la prossima settimana ci saranno 3 mila lavoratori in cassa integrazione, con conseguenze nette sulle retribuzioni.
Ancora incerto il futuro di Pratola Serra: Stellantis non ha programmi per la riconversione?
La produzione di Pratola Serra è da tempo su livelli molto bassi. Nell’ultimo anno, grazie all’avvio della produzione delle mascherine, è stato possibile ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali. La situazione però resta sempre molto delicata. Le vendite di auto diesel si riducono di anno in anno ed è chiaro che la produzione di motori a gasolio per veicoli commerciali non sarà sufficiente a reggere l’intero stabilimento.
Per il futuro di Pratola Serra serve un programma di riconversione. Al momento, Stellantis non ha ancora chiarito quali saranno i piani per lo stabilimento. A differenza di Termoli, dove la produzione di motori verrà affiancata dalla nuova Gigafactory con la produzione di batterie, a Pratola Serra non sembra ci siano piani per nuovi progetti.
Il piano industriale di Stellantis dovrebbe chiarire quali saranno le missioni produttive per lo stabilimento. Il piano arriverà entro la fine dell’anno in corso. Maggiori dettagli, quindi, dovrebbero arrivare nel corso del prossimo futuro. Continuate a seguirci per saperne di più.