Continua il blocco della produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio nello stabilimento di Cassino. La direzione dello stabilimento Stellantis ha, infatti, confermato che anche il 30 novembre non si svolgerà alcun’attività produttiva nel sito dopo i blocchi già arrivati il 26 ed il 29 novembre. Salvo ulteriori proroghe dello stop, quindi, le attività produttive a Cassino riprenderanno soltanto nel corso del mese di dicembre, a partire da mercoledì.
La causa del nuovo stop della produzione a Cassino è sempre la crisi dei chip. La carenza di semiconduttori per lo stabilimento laziale, infatti, si traduce in un blocco delle attività produttive per l’impossibilità di completare l’assemblaggio dei modelli Alfa Romeo. Lo stop del 30 novembre è l’ottavo giorno di fermo produttivo di novembre (su di un totale di 21 giorni lavorativi). In totale, quindi, il taglio della produzione per i modelli Alfa Romeo nel corso del mese di novembre è stato del 38%.
Al momento, non c’è una soluzione alla crisi dei chip diversa da quanto l’azienda sta mettendo in pratica in questi mesi con costanti ricorsi agli ammortizzatori sociali e blocchi della produzione. Le forniture di semiconduttori continuano ad arrivare a singhiozzo e ulteriori stop della produzione per i modelli Alfa Romeo, al momento, sono da considerare inevitabili. Anche il mese di dicembre potrebbe far segnare stop produttivi con lo stesso ritmo di quanto registrato nel corso del mese di novembre.
La crisi dei chip continuerà anche nel 2022 per lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino?
Per il momento, Stellantis non prevede una rapida soluzione della crisi dei chip. Salvo improbabili cambi di rotta, l’emergenza legata alle forniture di semiconduttori continuerà anche nel 2022, quanto meno per la prima parte dell’anno. Di conseguenza, la produzione dei modelli Alfa Romeo continuerà ad andare avanti a singhiozzo, con frequenti interruzioni legate alla carenza di semiconduttori.
L’azienda continuerà a comunicare gli stop produttivi di giorno in giorno, senza fornire un calendario preciso delle attività. Per il mese di dicembre, inoltre, è possibile un lungo stop per lo stabilimento di Cassino che dovrebbe chiudere i battenti per la pausa natalizia per riaprire solo nel 2022 (c’è il rischio di una chiusura di alcune settimane). Maggiori dettagli sulla questione arriveranno di certo nel corso del prossimo futuro.
Si aspetta il Maserati Grecale (crisi dei chip permettendo)
Resta ancora aperta la questione legata al Maserati Grecale. Il nuovo D-SUV della casa italiana, infatti, si prepara ad entrare in produzione nella primavera del prossimo anno dopo la scelta di Maserati di posticiparne il debutto (originariamente previsto per ottobre 2021). Il problema della crisi dei chip continua però a rappresentare una minaccia per il Grecale. Il nuovo modello, sviluppato su piattaforma Giorgio, è stato rinviato proprio a causa della carenza di semiconduttori.
In queste settimane, Stellantis sta lavorando per risolvere il problema (almeno per quanto riguarda il Grecale). Il debutto del nuovo modello di Maserati è strettamente legato alla risoluzione, almeno parziale, della crisi dei chip. Solo in questo modo, infatti, la casa del Tridente potrà avviare la produzione del SUV senza il rischio di dover interrompere l’assemblaggio del nuovo modello e di rimandare le consegne previste. Ulteriori informazioni sulla questione arriveranno nelle prossime settimane.