Continuano le difficoltà per lo stabilimento Stellantis di Melfi. Il sito è stato colpito duramente dalla crisi dei chiè e deve fare i conti con un netto calo delle attività produttive ed un costante ricorso alla cassa integrazione (recentemente estesa fino alla fine del mese di maggio da parte dell’azienda).
In queste ore si è svolto un incontro tra Stellantis e i sindacati. In tale incontro, i sindacati hanno ottenuto quello che definiscono un “primo risultato” in vista dell’incontro con i vertici di Stellantis, in programma a Torino entro la fine del mese di maggio. L’azienda ha comunicato ai sindacati di essere disposta ad un confronto in merito alla distribuzione della CIG, per minimizzare l’impatto sulle retribuzioni dei lavoratori.
In una nota congiunta di Fim, Fiom, Uilm e Fismic hanno sottolineato che Stellantis: “ha fatto un passo indietro bloccando l’annunciato incremento produttivo che prevedeva la contestuale riduzione della manodopera sulle linee e si è resa disponibile a un confronto teso a valutare attentamente la distribuzione della cassa integrazione per le fermate produttive”
I rappresentanti dei lavoratori hanno specificato la necessità che “si faccia chiarezza sul futuro piano industriale, affinché’ ci possa essere un rilancio vero dello stabilimento e dell’intera Area Industriale“. Resta prioritario, inoltre, il fatto che lo stabilimento di Melfi “non deve essere ridimensionato.“
Un futuro difficile per lo stabilimento di Melfi?
Stellantis, per ora, non ha chiarito quali sono i programmi futuri per il sito di produzione di Melfi. Lo stabilimento, ricordiamo, ha già ricevuto buona parte degli investimenti previsti dal Piano Italia ed attende di scoprire quali saranno i progetti futuri per dare il via ad un programma di crescita a lungo termine.
Il presente di Melfi è caratterizzato, sin dallo scorso mese di febbraio, da un costante ricorso alla cassa integrazione. La causa di questa delicata situazione è rappresentata, principalmente, dalla crisi dei chip. La carenza di semiconduttori è un problema che sta colpendo tutta l’industria automotive e, almeno per il momento, Stellantis non sembra aver ancora trovato una soluzione.
L’azienda ha confermato di attendersi un peggioramento della situazione in queste settimane. Una ripresa, secondo le stime di Stellantis, potrà arrivare soltanto nel corso dell’ultimo trimestre del 2021. Ora, i vertici aziendali dovranno chiarire se in questi mesi ci saranno soluzioni per la situazione di Melfi o se si continuerà a ricorrere alla cassa integrazione in attesa che la “crisi dei chip” venga superata.