Stellantis: ancora cassa integrazione a Termoli in attesa della Gigafactory

La crisi dei chip ferma ancora termoli
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Il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli (sede di produzione di motori a benzina e cambi per il momento) sarà caratterizzato da un ambizioso programma di riconversione che prevede l’avvio di una nuova Gigafactory, termine con cui si indica il futuro impianto di produzione di batterie da destinare alle future auto elettriche del gruppo.

Il presente di Termoli, invece, è caratterizzato da un continuo ricorso alla cassa integrazione. In queste ore, infatti, è arrivata la conferma di una nuova richiesta di cassa integrazione ordinaria per Unità Motori FIRE/GSE e Unità Cambi C520 e C546 dal 15/11 al 28/11. Questo nuovo periodo di cassa va a sommarsi a quello già richiesto in precedenza che copre la prima metà del mese di novembre.

Di conseguenza, almeno fino alla fine del prossimo mese di novembre, le attività produttive dello stabilimento Stellantis continueranno ad essere ferme o comunque a procedere a ritmo ridotto, con conseguenze negative per i lavoratori, che dovranno fare i conti con un taglio della retribuzione, e per le aziende dell’indotto. Lo stabilimento di Termoli di Stellantis ricopre un ruolo molto importante per l’economia del Molise e il rallentamento della produzione rappresenta un problema serio.

Cosa sta succedendo alla Stellantis di Termoli?

I problemi di Termoli, molto probabilmente, sono strettamente collegati ai problemi degli altri stabilimenti italiani di Stellantis. La crisi dei chip continua a far danni. La carenza di semiconduttori rende impossibile incrementare la produzione di nuove auto (nonostante le richieste del mercato) rallentando così tutta la filiera, compreso lo stabilimento molisano specializzato in motori benzina e cambi.

Al momento, Stellantis non sembra ancora aver trovato una soluzione alla crisi dei chip. Stando alle dichiarazioni dell’azienda sarà necessario attendere ancora diversi mesi prima di un ritorno alla normalità. La carenza di semiconduttori continuerà ed anche il sito di Termoli è costretto a fermarsi.

Ricordiamo che anche altri stabilimenti del gruppo sono in crisi. Tra questi c’è anche Cassino dove vengono prodotte le Alfa Romeo Giulia e Stelvio (modelli che utilizzano componenti prodotit proprio a Termoli). Da inizio settembre, la produzione a Cassino è stata fortemente ridotta proprio a causa della crisi dei chip.

Ancora nessuna informazione sulla Gigafactory

La Gigafactory rappresenta uno dei più importanti investimenti di Stellantis in Italia per il prossimo futuro. Al momento, però, l’azienda non ha ancora chiarito le tempistiche e le modalità dell’investimento. Dopo l’annuncio avvenuto lo scorso luglio, il gruppo non ha ancora rilasciato dettagli ufficiali in merito al progetto che, probabilmente, richiederà ancora qualche anno prima di avviarsi.

Considerando i tempi per il completamento dei lavori delle altre due Gigafactory di Stellantis in Europa (una in Francia ed una in Germania), che sono da tempo in via di sviluppo, è facile ipotizzare che sarà necessario attendere diversi anni prima dell’avvio delle attività di produzione di batterie nel sito molisano.

Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, Stellantis dovrà chiarire se la riconversione per Termoli sarà totale o parziale. La produzione di motori benzina e cambi, infatti, potrebbe durare ancora qualche anno prima di essere abbandonata in via definitiva per puntare esclusivamente sull’elettrico. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno nel prossimo futuro.

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