L’anno scorso, Robert Kubica si è unito all’Alfa Romeo Racing come pilota di riserva e ha provato in cinque diverse sedi, tra cui lo Young Drivers ‘Test ad Abu Dhabi, nonostante all’epoca avesse 36 anni. Oltre ai suoi doveri in Formula 1, ha anche corso nel DTM con il BMW Team ART, gareggiando in 18 gare e finendo in quindicesima posizione in classifica. Il 2021 vedrà Kubica continuare nel suo ruolo di pilota di riserva con l’Alfa Romeo, che all’inizio di questa settimana ha lanciato la nuova monoposto, la C41.
Ci si aspetta che durante la stagione prenda parte ai test pre-stagionali e alle sessioni di prove libere, trascorrendo anche del tempo nel simulatore che il team spera possa diventare un “potente strumento tecnico per lo sviluppo”.
L’intervista a Robert Kubica
Come citato da The Chequered Flag, Kubica ha dichiarato: “Sono felice di essere tornato per una seconda stagione in Alfa Romeo Racing ORLEN come pilota di riserva. Come pilota vorresti sempre correre, ma per quest’anno la mia posizione nel team rimane la stessa dell’anno scorso. Ovviamente, la collaborazione sta diventando sempre più forte col passare del tempo. L’anno scorso sono entrato a far parte del team e ora conosco tutti molto meglio, il che aiuterà il lavoro che facciamo. Il 2020 è stato un anno difficile a causa del Covid-19 ma siamo rimasti insieme come una squadra, abbiamo lavorato insieme e sicuramente speriamo che questa stagione sarà migliore per noi“.
Oltre a continuare il suo ruolo di riserva per Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, Kubica prenderà parte anche in questa stagione all’European Le Mans Series, correndo con WRT.
Kubica ha dichiarato: “Come nel 2020, correrò in un’altra serie insieme al mio impegno con Alfa Romeo Racing ORLEN. Mentre l’anno scorso ho corso nel DTM, in questa stagione avrò una stagione ELMS completa. È un tipo di gara abbastanza diverso e un approccio diverso perché sono gare di resistenza, ma come pilota che vuoi correre, vuoi sentire l’adrenalina. In Formula 1, la mia posizione è molto chiara, ma non volevo attenermi a una sola disciplina. Alla fine, la corsa è la mia vita. Gareggiare attivamente mi aiuta anche a mantenere la massima lucidità e al meglio delle mie capacità, il che a sua volta è vantaggioso per il lavoro che svolgo con Alfa Romeo Racing ORLEN. Certamente, condurre due stagioni in tempi Covid non è facile, sia per la logistica che per i calendari compressi“.