Roma ha chiesto al gruppo automobilistico Stellantis di realizzare la sua prossima mega-fabbrica di batterie per veicoli elettrici in Italia, ha detto mercoledì il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Il governo italiano vuole convincere Stellantis a costruire in Italia la sua Gigafactory
Il governo ha invitato Stellantis a discutere “della scelta di installare in Italia la sua ‘gigafabbrica’ per la produzione di batterie elettriche”, ha detto il ministro al Parlamento all’indomani di una tavola rotonda che ha riunito rappresentanti del governo, dei sindacati e del gruppo. “Ci aspettiamo che venga stabilito in Italia e siamo in attesa di una decisione da parte dell’azienda”, ha detto Giancarlo Giorgetti. Interpellato dall’AFP, il gruppo ha rifiutato di commentare.
Stellantis aveva annunciato a metà aprile un’autonomia da 500 a 800 chilometri per la sua prossima generazione di veicoli elettrici dal 2023, diverse centinaia di chilometri in più rispetto alla maggior parte delle auto oggi in vendita. Il gruppo, nato dalla fusione di Peugeot-Citroën e Fiat-Chrysler, intende competere con i suoi concorrenti anche nella produzione di batterie, l’elemento più costoso dei veicoli elettrici.
Il gruppo prevede di costruire stabilimenti e stabilire partnership per produrre 130 gigawattora (GWh) di batterie all’anno entro il 2025 e 250 GWh entro il 2030. Sono previsti due stabilimenti di Stellantis a Douvrin, nel nord della Francia, e Kaiserslautern in Germania, per fornire i primi 50 GWh, secondo il direttore generale del gruppo, Carlos Tavares.
Lo stabilimento di Stellantis a Melfi produrrà quattro nuovi modelli di veicoli elettrici dal 2024, hanno affermato i sindacati martedì dopo il loro incontro con la direzione. Secondo loro, le due linee di produzione dello stabilimento, che ha una capacità annua di 400.000 unità, verranno accorpate in una “super-linea”.
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