La Fiom ha chiesto un incontro con Stellantis e il Governo

stellantis fiom

Sin dalla sua “nascita” avvenuta lo scorso gennaio, il gruppo Stellantis ha fatto un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali negli stabilimenti italiani. I casi di queste settimane sono davvero numerosi. Ad esempio, a Cassino si procede con un ricorso stabile alla cassa integrazione con un taglio di 6-8 giorni lavorativi ogni mese.

A Mirafiori e Pomigliano d’Arco, ad inizio marzo, ci sono state diverse giornate di stop mentre a Melfi il ricorso alla cassa integrazione, per i ben noti problemi con le forniture, è stato esteso addirittura al mese di maggio. La situazione è molto delicata e la Fiom punta a vederci chiaro.

Con una nota stampa, infatti, la Fiom ha confermato la richiesta di incontro con i vertici di Stellantis, per entrare nel merito della situazione attuale degli stabilimenti. Nello stesso tempo, è stato richiesto un tavolo con il Governo su tutto il settore automotive italiano. I rappresentanti sindacali, desiderosi di aprire un confronto con l’azienda sul piano industriale, non hanno ancora ricevuto una risposta.

Nella nota si legge: “Il 2021 si è avviato con la crisi del mercato dell’auto e l’aumento generalizzato del ricorso agli ammortizzatori sociali. Il mercato europeo dell’auto sta affrontando una crisi profonda determinata anche dalla pandemia e il nostro paese ci è arrivato con una crisi sistemica, la mancanza di investimenti per l’innovazione del prodotto e l’assenza di una politica industriale pubblica”

Continua la nota: “In questo scenario la comunicazione aziendale sul costo industriale alto degli stabilimenti italiani, la riduzione dei servizi e di ulteriore taglio dei costi sta generando una situazione di estrema incertezza e preoccupazione nelle lavoratrici e nei lavoratori del Gruppo e in quelli delle aziende di fornitura”.

Si attendono conferme sul piano industriale di Stellantis

Le attese principali da parte dei sindacati vertono sul piano industriale di Stellantis. Come annunciato dal CEO Tavares nelle scorse settimane, il piano arriverà non prima della fine dell’anno e potrebbe anche slittare al prossimo anno. Il piano industriale dovrà confermare i progetti di FCA per il 2022 ma, soprattutto, dovrà garantire stabilità e investimenti per il futuro.

Molti stabilimenti italiani hanno bisogno di investimenti, in particolare sulle nuove tecnologie, per tornare a crescere e garantire i giusti livelli occupazionali. Tali investimenti sono fondamentali anche per l’indotto. Se Stellantis incontrerà i sindacati nelle prossime settimane, il tema del piano industriale sarà sicuramente sul tavolo. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.

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