Lo stabilimento Stellantis di Cassino sta attraversando un periodo molto difficile a causa della fine della produzione dell’Alfa Romeo Giulietta, che non è stata sostituita da una nuova generazione, e dei volumi ridotti di Giulia e Stelvio che, secondo le stime sindacali, colmano appena il 15-20% della capacità di produzione dello stabilimento.
A Cassino si attende la partenza della produzione del Maserati Grecale. Il nuovo D-SUV del Tridente sarà pronto per la fine dell’anno e rappresenterà il terzo modello del sito laziale, affiancandosi a Giulia e Stelvio (la piattaforma di partenza sarà sempre la Giorgio). Per il momento, Maserati non ha rivelato target produttivi per il Grecale limitandosi a confermare che il modello sarà il più venduto del marchio già dal 2022.
Secondo le stime sindacali, il Maserati Grecale non sarà sufficiente a colmare le capacità produttive di Cassino. La conferma arriva da Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil, che ha ribadito: “Grecale a ottobre? Sì, ma non basta. Lo stabilimento di Cassino rischia di continuare con la cassa integrazione perché con i soli modelli di lusso non si raggiungerà la piena occupazione” Secondo De Palma: “il Grecale è una vettura che costa troppo per avere la piena occupazione dello stabilimento”
Il rappresentate della Fiom-Cgil ha confermato che nel corso dell‘incontro tra sindacati e Stellantis, in programma a fine maggio, verrà trattato proprio l’argomento relativo al futuro di Cassino ed alle reali capacità produttive dello stabilimento in relazione al debutto del nuovo Maserati Grecale. Di certo, il nuovo D-SUV contribuirà a ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali ma, per i sindacati, non sarà in grado di centrare l’obiettivo della piena occupazione.
Ricordiamo che a Cassino ci sono attualmente 3.500 addetti. Fino a pochi anni fa, lo stabilimento poteva contare su 5 mila addetti. La progressiva e netta riduzione della forza lavoro non è servita a ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali. Attualmente, nonostante la riduzione degli addetti, a Cassino si lavora su di un unico turno con centinaia di esuberi giornalieri e con stop produttivi per tutto lo stabilimento pari a 5-6 giorni al mese. Anche a maggio sono stati confermati gli stop per la produzione.
Quale futuro per Cassino dopo il Maserati Grecale?
Con i tre modelli di segmento D (le Alfa Romeo Giulia e Stelvio ed il Maserati Grecale), lo stabilimento di Cassino non dovrebbe raggiungere la piena produzione. Per il sito produttivo ci sono ampi margini di crescita e, quindi, potenzialmente c’è la possibilità di avviare la produzione di un quarto modello, magari sfruttando la piattaforma Giorgio che, ricordiamo, verrà integrata nella nuova Stellantis Large, la piattaforma dei modelli premium di nuova generazione del gruppo.
Per ora, Stellantis non ha rilasciato alcuna informazione in merito ai possibili sviluppi futuri della gamma di modelli in produzione a Cassino. Con il nuovo piano industriale, però, potrebbe arrivare l’ok all’avvio della produzione di un nuovo modello. Il progetto potrebbe essere a marchio Alfa Romeo (potrebbe trattarsi del futuro E-SUV, un modello più grande dello Stelvio) visto che il nuovo CEO di Alfa Romeo, Imparato, ha confermato che Cassino continuerà ad essere il futuro del marchio.
Altre opzioni potrebbero riguardare la realizzazione di un altro modello premium. Ricordiamo che la divisione premium di Stellantis comprenderà i marchi DS e Lancia. Uno di questi due brand, quindi, potrebbe arrivare a Cassino. Per maggiori dettagli, però, sarà necessario attendere il prossimo piano industriale di Stellantis in arrivo entro fine anno o ad inizio del prossimo anno.