Fiat Chrysler e PSA Group sperano di firmare un accordo formale di fusione la prossima settimana, secondo Bloomberg, circa sei settimane dopo che sono emerse notizie secondo cui le due società avevano concordato i contorni di una fusione che avrebbe creato un nuovo gigante del settore. I prezzi delle azioni di Fiat e PSA sono diminuiti di oltre il 10% da quando tali rapporti sono emersi per la prima volta. PSA è il proprietario di Peugeot e di altri marchi automobilistici.
Presentata alla fine di ottobre, la proposta fusione tra Fiat Chrysler e PSA creerebbe il quarto maggiore produttore al mondo con un fatturato annuo di 8,7 milioni di veicoli e un fatturato consolidato di quasi 170 miliardi di euro. Tuttavia, da questo annuncio, sono sorti numerosi ostacoli sulla strada delle due case automobilistiche, portando a rivalutare le passività di FCA. In primo luogo, General Motors ha presentato una denuncia contro il suo rivale FCA. Il gigante americano accusa il suo concorrente di aver istituito un sistema organizzato di corruzione per diversi anni volto a distorcere la contrattazione collettiva a suo favore con il potente sindacato automobilistico americano UAW (United Auto Workers). General Motors si sente offeso e pertanto richiederà danni significativi.
Inoltre, le autorità fiscali italiane hanno stimato che FCA abbia sottovalutato il valore delle sue operazioni statunitensi di diversi miliardi di dollari a seguito dell’acquisizione di Chrysler da parte di Fiat. Questo audit potrebbe esporre la casa automobilistica a un’imposta che si avvicina a $ 1,5 miliardi. Infine rimane aperta la questione della partecipazione di Dongfeng Motor in PSA (12,2% del capitale). In effetti, la presenza eccessivamente visibile di un investitore cinese potrebbe impedire di ottenere il via libera dalle autorità americane.