Ferrari triplica il profitto nel secondo trimestre

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La Ferrari ha mantenuto una redditività stabile prima che il produttore di supercar annunciasse un nuovo CEO poco conosciuto nell’industria automobilistica per migliorare la situazione dell’azienda nell’elettrificazione e nel software. L’utile rettificato al lordo di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamento è salito a 386 milioni di euro (459 milioni di dollari) durante il secondo trimestre, rispetto ai 124 milioni di euro dell’anno prima, ha detto lunedì Ferrari.

Le spedizioni durante il trimestre sono quasi raddoppiate da un anno fa a 2.685 unità ed erano quasi piatte rispetto al 2019, prima che arrivassero i blocchi del coronavirus. La Ferrari ha aumentato la sua guida al flusso di cassa libero industriale a circa 450 milioni di euro quest’anno, rispetto alla precedente previsione di circa 350 milioni di euro.

Ma ha lasciato invariate le previsioni per i ricavi netti e gli utili, nonostante all’inizio di quest’anno avesse affermato di essere “fiducioso” di raggiungere la fascia più alta della sua guida per il 2021. La Ferrari è stata lenta ad abbracciare l’elettrificazione e l’esitazione della casa automobilistica ha iniziato a raggiungere le prestazioni del suo titolo dopo anni di prestazioni superiori ai rivali.

L’azienda ha scelto l’outsider del settore Benedetto Vigna come nuovo CEO per mettere la Ferrari sulla rotta per l’era della tecnologia delle batterie e dei servizi digitali. Il 52enne si unirà al produttore di chip STMicroelectronics a settembre. Alla STMicro, Vigna ha guidato la divisione del produttore di chip che fornisce sensori chiave utilizzati negli iPhone di Apple e nei sistemi di navigazione delle case automobilistiche, contando come cliente il più grande fornitore mondiale di auto, Robert Bosch.

Tra le sue priorità ci sarà l’equilibrio tra i desideri dei fan di lunga data della Ferrari in soggezione per i ruggenti motori a combustione e una clientela più giovane desiderosa di tecnologie leader del settore dell’età della batteria. Le azioni Ferrari sono diminuite di circa il 3% quest’anno, dando alla società un valore di mercato di circa 34 miliardi di euro. Il titolo è il secondo peggior risultato tra i produttori di automobili nell’indice Stoxx 600 Automobiles & Parts quest’anno, dopo essersi classificato al primo posto negli ultimi tre anni.

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