Come previsto, gli avvocati di Fiat Chrysler Automobiles hanno presentato una mozione chiedendo ad un giudice federale di respingere una causa di racket contro la casa automobilistica da parte del rivale General Motors. GM ha intentato causa a novembre sostenendo che i dirigenti di FCA avevano corrotto funzionari della United Auto Workers per far aumentare il costo della manodopera.
Gli avvocati di Fiat Chrysler hanno chiesto al giudice di respingere la causa intentata da General Motors che accusa i rivali di corruzione
Gli avvocati di FCA nei briefing depositati presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Detroit hanno dichiarato: “Le affermazioni di GM non hanno fondamento, il produttore americano ha messo insieme un caso basato su documenti tratti da un’indagine federale in corso sulla corruzione nella UAW, che ha portato alle dimissioni del presidente del sindacato e all’accusa di numerosi funzionari e dirigenti sindacali.
L’indagine federale, iniziata quattro anni fa, ha anche scoperto l’attività criminale di ex dipendenti della FCA, che sono stati licenziati per violazione della politica aziendale. Alphons Iacobelli, ex vice presidente delle relazioni sindacali di Fiat Chrysler, sta attualmente scontando una pena detentiva per il suo ruolo nello scandalo. Né la causa di GM né lo scandalo sindacale dovrebbero far deragliare la fusione del gruppo italo americano con PSA.
General Motors dovrebbe presentare una risposta più completa alla mozione di FCA entro 60 giorni e il giudice potrebbe decidere la prossima estate se concedere la mozione di Fiat Chrysler di archiviare il caso o consentirgli di procedere alla fase successiva. Vedremo dunque nei prossimi mesi come si evolveranno le cose in ambito giudiziario per Fiat Chrysler negli Stati Uniti.
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