Con l’Italia uno dei paesi in Europa che è stato maggiormente colpito dalla pandemia del Coronavirus, il governo italiano ha imposto un rigoroso blocco in tutta la nazione per cercare di limitare la trasmissione del COVID 19 alla comunità. Mentre alcune aziende sono state autorizzate a continuare a operare, la Ferrari ha trovato alcuni problemi relativi alla possibilità di continuare la produzione delle vetture sportive più famose al mondo.
Coronavirus: le dichiarazioni di Camilleri
In una dichiarazione rilasciata dal produttore, si afferma che la produzione a Maranello e Modena cesserà immediatamente (a partire da lunedì 16 marzo) fino al 27 marzo, con la squadra di F1 che sospenderà anche le attività operative. Il personale sarà comunque in grado di continuare a lavorare da remoto da casa, il famoso smart working.
Il CEO della Ferrari, Louis Camilleri, ha dichiarato: “In un momento come questo, la mia gratitudine va innanzi tutto alle donne e agli uomini Ferrari che, con il loro straordinario impegno negli ultimi giorni, hanno dimostrato la passione e la dedizione che caratterizzano il nostro marchio. Insieme ai nostri fornitori, hanno assicurato la produzione dell’azienda. Ed è per il nostro rispetto per loro, per la loro tranquillità e per quelli delle loro famiglie che abbiamo deciso di agire in questo modo. I nostri clienti e fan sono anche i più importanti per noi in questo momento, mentre ci prepariamo per un forte riavvio“.
Con un membro della squadra della McLaren che ha contratto il coronavirus in vista del Gran Premio d’Australia, si ritiene che un certo numero di squadre abbia ordinato al personale presente a Melbourne di stare lontano dalle fabbriche per almeno 14 giorni per assicurarsi di non aver preso il virus. A quanto pare il virus non risparmia proprio nessuno e, stando a quanto si legge sui giornali, il peggio dovrebbe ancora arrivare.