Alfa Romeo Stelvio 2025 è la seconda generazione del SUV di segmento D del brand premium di Stellantis il cui debutto è stato ufficialmente confermato nelle scorse settimane dal capo del marchio milanese il francese Jean Philippe Imparato.
Alfa Romeo Stelvio 2025: il suo debutto è imminente, il modello sarà splendido e le rivali iniziano già a tremare
Alfa Romeo Stelvio 2025 è una vettura estremamente importante. Innanzi tutto perchè sarà la prima auto di Stellantis in Europa a venire prodotta su piattaforma STLA Large. Poi questa sarà la prima auto solo elettrica della casa automobilistica del Biscione. Questro ovviamente sempre che nel frattempo la situazione geopolitica non sia cambiata e in quel caso ovviamente non si può escludere qualche sorpresa tipo l’arrivo di qualche versione ibrida. La sua casa sarà ancora lo stabilimento Stellantis di Cassino dove il SUV sarà prodotto insieme alla nuova generazione di Alfa Romeo Giulia come avviene con l’attuale versione.
Alfa Romeo Stelvio 2025 sarà un’auto fondamentale per l’affermazione definitiva di Alfa Romeo come brand premium a livello globale. Chi ha visto l’auto insiste nel dire che è davvero splendida e che potrebbe realmente impensierire le rivali del segmento premium come Audi, BMW e Mercedes. Avrà uno stile più aerodinamico e sportivo del modello attuale. Alcuni elementi di design dovrebbero essere presi in prestito direttamente dal recente Alfa Romeo Junior.
Alfa Romeo Stelvio 2025 è stato anticipato in un video render dal famoso creatore digitaler Theottle che ha mostrato quello che potrebbe essere il suo stile quando finalmente sarà svelato. Appare evidente che il designer abbia preso molti elementi visti con Alfa Romeo Junior e li abbia trasferiti nella seconda generazione del celebre SUV di segmento D della casa automobilistica del Biscione. Vedremo dunque se sarà davvero così questo veicolo quando finalmente sarà svelato nel corso del prossimo anno o se Alfa Romeo ci stupirà ancora con un look del tutto diverso rispetto a quello del suo SUV compatto.
