Continuano a singhiozzo le attività produttive di Alfa Romeo a Cassino. Dopo lo stop della produzione registrato ad inizio settimana, infatti, è in arrivo un nuovo fermo produttivo per la linea delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. I due modelli di segmento D non saranno prodotti venerdì 26 novembre ed anche lunedì 29 novembre.
La ripresa delle attività nello stabilimento è programmata per il prossimo 30 novembre anche se, al momento, non si esclude un ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali che andrebbe a comportare una nuova chiusura dello stabilimento. L’ipotesi di una ripresa produttiva ad inizio dicembre resta concreta. L’azienda aggiornerà il calendario delle attività nel corso dei prossimi giorni, comunicando giorno per giorno eventuali stop per la produzione.
Il nuovo fermo produttivo per Cassino è legato, ancora una volta, alla crisi dei chip. Stellantis continua a non essere in grado di risolvere una volta e per tutte la questione. La carenza di semiconduttori sta rallentando le attività produttive in diversi stabilimenti del gruppo e da alcune settimane il sito di Cassino sembra essere tra i più colpiti. Ricordiamo, infatti, che le chiusure periodiche legate alla crisi dei chip sono iniziate a inizio settembre.
Successivamente, l’azienda ha comunicato la scelta di posticipare il lancio del Maserati Grecale, il nuovo modello che entrerà in produzione a Cassino. La produzione dell’entry level di Maserati era programmata per la fine del mese di ottobre ma è stata spostata ad una generica “primavera del 2022”. Al momento, Maserati non ha ancora confermato una data precisa per il debutto del Grecale, sia sulle linee produttive che sul mercato.
Alfa Romeo: un bilancio drammatico a Cassino
La produzione Alfa Romeo a Cassino continua a ritmi ridottissimi. Nel corso del mese di novembre, dopo gli annunci di oggi, i giorni di fermo produttivo sono saliti a 7 (su di un totale di 21 giorni lavorativi). Di conseguenza, per lo stabilimento si registra un taglio del 33% delle attività per questo mese con molte meno unità di Giulia e Stelvio prodotte rispetto ai programmi.
Andando ad analizzare tutto il 2021, inoltre, la situazione continua ad essere molto negativa. Complessivamente, infatti, Cassino ha registrato oltre 80 giorni di chiusura nel corso del 2021 (per un totale di circa 4 mesi lavorativi). Ogni mese, quindi, circa il 40% delle attività produttive previste dal calendario dello stabilimento viene tagliato con il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Ricordiamo che le attività nello stabilimento laziale sono drasticamente crollate ad inizio 2021 (dopo un 2020 già molto negativo a causa della pandemia e dei lockdown). La fine della produzione della Giulietta, che non ha avuto una nuova generazione, ha lasciato un vuoto enorme per lo stabilimento che puntava sul Maserati Grecale per rilanciarsi.
La scelta di Maserati di posticipare il lancio del Grecale, a causa sempre della crisi dei chip, è stata un durissimo colpo per il sito e per tutto l’indotto. Ora sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti da Stellantis che dovrebbe comunicare a breve quale sarà il futuro del SUV di Maserati e, più in generale, quale sarà il futuro dello stabilimento di Cassino. Continuate a seguirci per saperne di più.