Alfa Romeo: la produzione a Cassino si blocca ancora

La causa è sempre la crisi dei chip
Alfa Romeo Cassino

Continua il momento negativo per lo stabilimento di Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. In queste ore, infatti, è arrivata la conferma ufficiale in merito ad un nuovo stop delle attività dell’impianto produttivo laziale. Lo stabilimento di Stellantis si fermerà il prossimo 8 novembre con un nuovo giorno di stop totale delle attività sulle linee di Giulia e Stelvio.

Ancora una volta, lo stop della produzione per Alfa Romeo Giulia e Stelvio è collegato alla crisi dei chip. La carenza di semiconduttori, che ha costretto Stellantis a rinviare la partenza della produzione a Cassino del Maserati Grecale, continua a rallentare le attività produttive per Giulia e Stelvio. I due modelli Alfa Romeo, infatti, stanno facendo segnare continui blocchi della produzione.

Dalla ripresa delle attività dopo la pausa estiva, praticamente ogni settimana è caratterizzata da almeno un giorno (ma spesso sono di più) di blocco della produzione. La causa, a differenza di quanto avveniva nei mesi scorsi, non sono i pochi ordini per i modelli Alfa Romeo ma i problemi con le forniture. I semiconduttori continuano a scarseggiare e i modelli Alfa Romeo devono arrendersi agli effetti della crisi dei chip.

Come già accaduto in passato, gli stop produttivi vengono comunicati giorno per giorno da Stellantis. La crisi dei chip, quindi, bloccherà Cassino il prossimo 8 di novembre ma al momento non c’è alcuna garanzia di una ripresa delle attività produttive per la giornata del 9 novembre. Maggiori dettagli arriveranno soltanto con l’inizio della prossima settimana.

Alfa Romeo Giulia e Stelvio
Alfa Romeo Giulia e Stelvio

Ancora mesi di difficoltà a Cassino

Lo stabilimento di Cassino continuerà a vivere momenti di difficoltà nel corso del prossimo futuro. Il sito laziale, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, dovrà fare i conti con la crisi dei chip ed i suoi effetti sulla produzione almeno per tutto il 2021 e per la prima parte del 2022. Non è un caso, infatti, che Stellantis abbia rinviato la partenza della produzione del Maserati Grecale spostandola da novembre 2021 ad una generica primavera 2022.

La strada per uscire dalla crisi dei chip è ancora lunga. Molti stabilimenti di Stellantis sono alle prese con gli effetti della carenza di semiconduttori. Nei giorni scorsi, ad esempio, il gruppo ha esteso la cassa integrazione a Pomigliano d’Arco anticipando i possibili blocchi produttivi della Fiat Panda a causa della crisi dei chip. Provvedimenti simili vengono presi quotidianamente anche in altri stabilimenti europei di Stellantis.

Una ripresa delle attività a ritmo normale è ancora lontana. La crisi dei semiconduttori, infatti, potrebbe durare fino al prossimo anno e rallentare ulteriormente la produzione. Ricordiamo che Stellantis ha confermato che nel corso del terzo trimestre dell’anno la produzione di auto è stata tagliata del 30% nonostante gli ordini raccolti a causa della carenza di semi conduttori.

L’emergenza avrà un effetto anche sui ricavi. Come anticipato da Richard Palmer, direttore finanziario di Stellantis, in futuro: “la produzione inferiore alle previsioni, a causa della carenza di semiconduttori, potrebbe portare i ricavi 2021 di Stellantis a essere ‘poco sotto’ quando stimato in precedenza”

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