Continuano le enormi difficoltà dello stabilimento Stellantis di Melfi. Il sito di produzione lucano, infatti, deve fare i conti con un netto calo delle attività iniziato nelle prime settimane del 2021 e che non sembra arrestarsi. Anche a giugno, infatti, sono previsti diversi tagli alle attività produttive ed un’estensione, almeno fino alla fine del mese, del ricorso alla cassa integrazione.
Per il momento, Stellantis non ha ancora fornito alcun piano reale per superare la situazione di emergenza. Il calo produttivo è legato sia alla crisi dei chip che al calo della domanda per i tre modelli (500X, Compass e Renegade) prodotti nello stabilimento. La delicata situazione di Melfi ha spinto il sindacato USB ha indire uno sciopero per il prossimo 8 giugno. Nel corso della giornata i lavoratori che aderiranno all’iniziativa si asterranno dalle attività per due ore.
Sulla questione, USB ha diffuso una nota stampa. Nella nota viene approfondita la situazione legata allo stabilimento: “A giugno nello stabilimento Stellantis di Melfi, sulla linea Jeep Renegade e 500X, si lavorerà soltanto nove giorni, nel periodo restante gli operai rimarranno a casa, con copertura cigo e ferie che pochi hanno maturato. Alle fermate collettive sono state aggiunte quelle individuali, molti operai lavoreranno quattro/cinque giorni a giugno”
La situazione, per i lavoratori dello stabilimento, è molto delicata. L’azienda prevede una chiusura estiva dal 9 al 29 agosto. Secondo USB, però, molte giornate di ieri rischiano non essere retribuite in quanto molti operai non hanno ancora maturato i ratei e non hanno i permessi per coprire tutto il periodo estivo. Alle ferie, secondo USB, potrebbero essere aggiunte anche giornate di cassa integrazione con il rischio concreto che per parte degli addetti le attività lavorative si azzerino per i prossimi mesi, con evidenti ricadute retributive.
Continua il silenzio di Stellantis sulla situazione di Melfi
Per il momento, Stellantis non ha ancora chiarito quali saranno le scelte per il futuro dello stabilimento di Melfi. Il sito lucano, che nei piani di FCA dello scorso anno doveva registrare una forte crescita produttiva, sta attraversando una fase delicata che, come sottolineato anche dai sindacati, sembra peggiorare di settimana in settimana. Per ora, Stellantis non ha chiarito quali saranno le contro misure previste per arginare la crisi ed avviare il rilancio.
Ricordiamo che il sito di Melfi ha ricevuto importanti investimenti con il Piano Italia di FCA. L’azienda ha avviato la produzione della Jeep Compass, poco più di un anno fa, e dalla scorsa estate ha lanciato le versioni plug-in hybrid di Compass e Renegade, modelli che oggi sono tra i più richiesti in Europa e, in particolare, in Italia per quanto riguarda il segmento delle auto ibride. Dovrebbero essere in arrivo anche le varianti mild hybrid dei tre modelli prodotti nello stabilimento anche se, al momento, non c’è una data.
Nelle scorse settimane si è parlato di un possibile taglio della produzione di Melfi a tempo indeterminato, con la cancellazione di un’intera linea. Al momento, le indiscrezioni non hanno trovato fondamento ma è chiaro che se non verrà trovata una soluzione la situazione potrebbe peggiorare. Nel corso dei prossimi giorni potrebbero arrivare diverse novità per lo stabilimento.
Stellantis, infatti, incontrerà i sindacati italiani e l’argomento Melfi sarà, inevitabilmente, un tema centrale dell’incontro. Lo stabilimento, con i suoi oltre 7 mila addetti e con l’enorme indotto generato, rappresenta un riferimento fondamentale per l’intero tessuto economico locale. Diventa prioritario , quindi, capire quali saranno le mosse del gruppo. Continuate a seguirci per maggiori dettagli.