L’incontro tra Stellantis e i sindacati italiani è programmato per il mese di aprile. La conferma è arrivata oggi da UGL Metalmeccanici che ha annunciato di aver ricevuto un invito per un incontro sindacale con la dirigenza del gruppo. L’incontro in questione si svolgerà a Torino il prossimo 15 aprile.
Sul tavolo ci saranno vari argomenti legati agli investimenti di Stellantis del prossimo futuro e, soprattutto, alla delicata situazione in cui si trovano gli stabilimenti italiani del gruppo. Nonostante gli annunci del Piano Italia di FCA, gli stabilimenti del gruppo stanno attraversando un momento molto difficile con tanta incertezza per il futuro.
La situazione più delicata riguarda lo stabilimento di Melfi. Il sito produttivo dove vengono realizzate le Jeep Compass e Renegade (anche in versione ibrida) e la 500X è passato, in poche settimane, da un’attività costante con una promessa di un incremento produttivo ad un periodo di cassa integrazione, recentemente esteso fino al prossimo mese di maggio.
In merito alla situazione dello stabilimento di Melfi, UGL Metalmeccanici sottolinea: “negli ultimi tempi grosse preoccupazioni sono sorte tra i lavoratori per il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali nella fabbrica a causa del calo della produzione, sebbene il calo sia dovuto ad una diminuzione delle vendite a livello globale delle auto prodotte in Italia. Proprio per questo motivo già da tempo chiedevamo di conoscere il futuro degli stabilimenti Italiani e nello specifico per il sito di Melfi, alla mancata partenza della terza squadra sulle produzioni ibride dei modelli Renegade e Compass”
Le difficoltà degli stablimenti italiani di Stellantis
L’ambizioso Piano Italia di FCA puntava al raggiungimento della piena occupazione negli stabilimenti italiani. Ad oggi, i siti del nostro Paese stanno vivendo una realtà molto diversa. Il caso di Melfi è lampante. Nello stabilimento lucano, anche per via dei problemi con i fornitori, la produzione è crollata in poche settimane e la cassa integrazione è tornata ad essere una costante.
Anche gli stabilimenti di Cassino e Pomigliano d’Arco sono in un limbo, in attesa della partenza della produzione, rispettivamente, del Maserati Grecale e dell’Alfa Romeo Tonale. Nel sito di Pratola Serra, sede di produzione di motori diesel, è il progetto di produzione delle mascherine a garantire una riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali. Al momento, il sito non ha progetti concreti per il futuro.
Il polo torinese, invece, continua a fare i conti con la cassa integrazione in attesa dell’avvio dei nuovi progetti della futura gamma Maserati. Gli argomenti da affrontare sono, quindi, numerosi. Staremo a vedere cosa emergerà dall’incontro in programma il prossimo 15 aprile.