Stellantis: la crisi dei chip ferma ancora Melfi

stellantis melfi

Continuano i problemi per lo stabilimento Stellantis di Melfi. Il sito di produzione lucano, fino a pochi mesi fa assoluto punto di riferimento delle attività del gruppo in Italia, è alle prese, da tempo, con la crisi dei chip che, stando ai dati diffusi dai sindacati in queste ore, per il mese di ottobre registrerà un netto peggioramento. L’emergenza continua ed a farne le spese sono ancora una volta i lavoratori del polo industriale oltre che l’enorme indotto.

Per il mese di ottobre, infatti, a Melfi saranno prodotte solo 8 mila vetture (nello stabilimento, ricordiamo, vengono realizzate le Jeep Compass e Renegade oltre alla Fiat 500X). Considerando l’attuale capacità produttiva dello stabilimento, basteranno 8 giorni di lavoro per coprire l’intera produzione mensile dello stabilimento lucano. A rallentare, in misura così significativa, le attività produttive a Melfi non è il calo degli ordini dei tre modelli (ancora molto richiesti anche grazie alle varianti ibride di Compass e Renegade).

I nuovi stop alla produzione sono, infatti, legati alla crisi dei chip ed alla carenza di semiconduttori necessari al completamento dell’assemblaggio delle vetture. La conferma del taglio della produzione è arrivata direttamente dal segretario Uilm Basilicata, Marco Lomio. Si tratta, quindi, di un taglio ufficiale. Melfi registrerà un drastico calo della produzione per il mese di ottobre.

Il commento dei sindacati

Il segretario della Uilm Basilicata, Marco Lomio, commenta così l’annuncio del taglio della produzione a Melfi: “questa situazione ormai sta mettendo in ginocchio tutto il settore dell’automotive ma per Melfi e la sua area industriale composta da 15mila lavoratori è l’ulteriore conferma del disastro economico che ormai da mesi i lavoratori stanno affrontando. Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di misure straordinarie per far fronte a questa situazione e l’incontro dell’11 ottobre convocato dal Ministro Giorgetti deve andare nella direzione affrontare in modo reale una situazione che sta diventando ingestibile”

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Quale futuro per Stellantis a Melfi

Stellantis deve fare i conti con la crisi dei chip, un’emergenza che ancora l’azienda non è riuscito a risolvere. Melfi è uno degli stabilimenti italiani più colpiti in assoluto e, quindi, il taglio della produzione potrebbe essere ripetuto anche nel corso dei prossimi mesi, in particolare tra novembre e dicembre.

Nel frattempo, ricordiamo, a Melfi dovrebbe iniziare la produzione delle versioni mild hybrid di Compass, Renegade e 500X che rappresentano anche l’ultimo grande aggiornamento della gamma per i tre modelli che resteranno in produzione per almeno altri 2-3 anni. I tre SUV hanno una carriera ancora abbastanza lunga e grazie all’elettrificazione (se la crisi dei chip lo permetterà) dovrebbero poter contare su volumi produttivi elevati anche in futuro.

Sul lungo periodo, a Melfi si guarda all’elettrico. Stellantis ha già confermato la volontà di realizzare quattro modelli elettrici (o elettrificati) sulla nuova piattaforma Medium. La piattaforma in questione, che sarà parte delle soluzioni di nuova generazione di Stellantis, verrà utilizzata a partire dal 2024, anno in cui potrebbe esserci il debutto ufficiale dei primi progetti.

Tra i modelli che potrebbero essere realizzati a Melfi ci sono le nuove generazioni di Compass e Renegade (mentre la 500X potrebbe essere realizzata all’estero). Da valutare anche la possibilità di realizzare altri modelli di segmento C come, ad esempio, la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta oppure la nuova Lancia Delta. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.

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