A distanza di tre mesi dalla nascita di Stellantis e dopo una forte crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali nel polo industriale torinese, il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha scritto al premier Mario Draghi per chiedere un intervento da parte del Governo per il futuro della filiera automotive in Italia ed, in particolare, per gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco.
Scrive Appendino: “Torino è il luogo naturale da cui deve ripartire il rilancio della filiera automobilistica italiana. Torino merita di essere tutelata sia dal punto di vista dell’occupazione che dal punto di vista del suo innegabile ruolo di punto di riferimento mondiale del settore dell’auto”
Il polo torinese sembrava poter contare su di un futuro solido fino a qualche mese fa. Gli investimenti annunciati (ed in parte avviati) da parte di FCA, infatti, riportavano gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco sotto i riflettori. Nel corso delle ultime settimane, però, qualcosa sembra essere cambiato.
Continua Appendino: “Torino in questi anni ha dimostrato la volontà di continuare ad essere protagonista proprio dei temi evidenziati. Ne sono tangibile testimonianza i progetti nati e sviluppatisi nel territorio negli ultimi anni dal Competence Center all’Intelligenza Artificiale, dalla Casa delle Tecnologie Emergenti alla grande attenzione per la mobilità elettrica e per la guida autonoma”.
Per il momento, il Governo non ha ancora mostrato la volontà di intervenire per il polo torinese di Stellantis e, più in generale, per sostenere la filiera automotive italiana. Le risorse previste dal Recovery Fund potrebbero garantire il sostegno necessario per un futuro solido e di crescita. Diversi esponenti del settore hanno già richiesto un intervento del Governo, anche per quanto riguarda la situazione di Melfi.
Quale futuro per il polo torinese di Stellantis?
Nel corso dell’incontro tra sindacati e la dirigenza di Stellantis della settimana scorsa, sono stati confermati, da parte dell’azienda, gli obiettivi ed i piani di sviluppo già annunciati in precedenza da FCA, prima della fusione. Per Mirafiori e Grugliasco, quindi, si continuerà a puntare su modelli elettrificati.
Dopo l’avvio della produzione della Fiat 500 Elettrica, modello che però attualmente viaggia ben al di sotto del target di 300 unità prodotte al giorno fissato da FCA lo scorso anno, toccherà a Maserati sostenere il polo torinese. In cantiere, infatti, ci sono le nuove generazioni di GranTurismo e GranCabrio che saranno anche i primi modelli a zero emissioni di Maserati.
In futuro, inoltre, dovrebbero arrivare anche le nuove generazioni del Levante e della Quattroporte (per ora, non è prevista una nuova Ghibli) che andranno a completare il piano industriale di Maserati, garantendo le risorse sufficienti per la crescita futura del polo torinese. I progetti in corso, quindi, ci sono ma le tempistiche di realizzazione sono tutte da verificare.
Secondo i piani di FCA, i nuovi modelli previsti per Mirafiori e Grugliasco dovrebbero arrivare tra il 2022 ed il 2023. La nuova dirigenza di Stellantis, per il momento, non ha ancora confermato le tempistiche. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno nel corso delle prossime settimane.