Lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra è da molti anni un riferimento della produzione di motori diesel in Italia. Diversi modelli progettati da FCA (compresi i veicoli commerciali) utilizzano ancora oggi i motori a gasolio realizzati a Pratola Serra. La crisi del mercato delle auto diesel, che da diversi anni registra vendite in netto calo, rischia di mettere a serio rischio il futuro dello stabilimento.
Una recente indagine del Corriere della Sera, dedicata ai “rischi” per l’occupazione legati alla transizione elettrica, certifica che lo stabilimento di Pratola Serra è tra quelli che rischia di più nel sistema produttivo italiano di Stellantis. L’assenza di un progetto di riconversione per il sito produttivo, infatti, rappresenta un problema serio per il futuro del sito che con 1800 dipendenti è la più grande fabbrica della provincia di Avellino.
Per compensare il calo (inevitabile) della produzione di motori per auto diesel, Stellantis prevede di potenziare la produzione di motori per veicoli commerciali a Pratola Serra. L’annuncio relativo al potenziamento di tale produzione è arrivato il mese scorso ma, al momento, il target produttivo (500 mila motori all’anno) per saturare i livelli occupazionali dello stabilimento sembra essere molto lontano.
Il punto di vista dei sindacati su Pratola Serra
Giuseppe Morsa, segretario generale della Fiom Cgil, sottolinea: “Questa è la fotografia reale. Una novità positiva, dal 2022, potrebbe arrivare se Stellantis decida di portare a Pratola Serra la produzione dei motori per tutti i veicoli commerciali del suo gruppo. Quindi anche di Opel, Citroen e Peugeot. Questa sarebbe una risposta, benché insufficiente, dal 2022. Ma solo per qualche anno”
Morsa sottolinea, inoltre, che in Francia gli stabilimenti che producevano motori diesel sono stati tutti riconvertiti sull’elettrico. Per l’Italia, invece, questo non è avvenuto e, a questo punto, difficilmente avverrà nel prossimo futuro. Di conseguenza, per garantire un futuro a Pratola Serra sarà necessario incrementare il più possibile la produzione di motori per i veicoli commerciali.
Secondo i dati Fiom Cgil, dal 2008 in poi si sono registrati 1.500 giorni di stop della produzione a Pratola Serra. Il dato conferma come la crisi sia oramai strutturale. Per eliminare gli ammortizzatori sociali serviranno nuovi investimenti e la transizione verso l’elettrico potrebbe rendere rappresentare il colpo di grazia per uno stabilimento che da anni va avanti grazie agli ammortizzatori sociali.
Maggiori dettagli sul futuro dello stabilimento irpino arriveranno di certo nel corso dei prossimi mesi. Le decisioni di Stellantis saranno fondamentali per capire quale potrà essere il futuro della produzione a Pratola Serra che, dopo anni di difficoltà, attende finalmente una svolta. Continuate a seguirci per saperne di più.