John Elkann, durante un intervento nella trasmissione televisiva Porta a Porta per celebrare il centenario della nascita di Gianni Agnelli, ha confermato la centralità di Torino e dei suoi stabilimenti per il futuro di Stellantis. Il presidente del gruppo è tornato a parlare delle attività italiane dell’azienda e dell’importanza degli stabilimenti.
In particolare, Elkann, che ha anche sottolineato il rilancio futuro di Alfa Romeo e Lancia, ha confermato che “Torino è una parte molto importante del gruppo e, proprio come parte di un gruppo più ampio, ha oggi maggiori possibilità. Abbiamo lanciato qui la 500 elettrica che produciamo proprio a Torino”.
Il commento dei sindacati
Le parole di Elkann sono state accolte in modo positivo da parte dei sindacati. Diversi rappresentati dei lavoratori, infatti, hanno scelto di commentare le dichiarazioni del presidente di Stellantis. Dalle varie sigle sindacali sono arrivate parole soddisfatte ma anche alcune puntualizzazioni. I lavoratori attendono di scoprire gli investimenti futuri per un giudizio più completo.
Il segretario della Fim di Torino, Davide Provenzano, sottolinea: “Elkann conferma la centralità di Torino come città manifatturiera e conferma la centralità dentro Stellantis. Bene. Io colgo l’aspetto positivo, ma mi aspetto di coglierlo anche nel piano che preparerà Tavares. Ci ricorderemo le parole di Elkann”
Da segnalare anche le parole di Luigi Paone, numero uno Uilm, che aggiunge: ” Ci fa piacere che Exor creda nell’auto, nelle potenzialità del polo e nella professionalità dei lavoratori torinesi. Ci auguriamo che questo si traduca presto in nuovi investimenti, modelli assegnati ai nostri stabilimenti e in nuova occupazione. Misureremo la bontà dell’operazione Stellantis su questi parametri “
Edi Lazzi, segretario della Fiom di Torino, infine, dichiara: che “Se il gruppo Stellantis permette di avere risorse importanti da investire lo facciano a Torino, città dove proprio il nonno di Elkann ha portato avanti la tradizione della T nell’acronimo Fiat. Dentro Stellantis quella T deve continuare ad esistere, valorizzando il saper far auto di Torino”
Si aspetta il futuro piano industriale di Stellantis
Le parole di Elkann sono state accolte in modo positivo. I rappresentanti sindacali, però, sono concordi su di un punto. Per emettere giudizi sarà necessario attendere i fatti ed, in particolare, il nuovo piano industriale di Stellantis. Come confermato da Tavares, il nuovo piano sarà pronto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.
Questo piano delineerà quelli che saranno gli investimenti futuri dal 2022 e per almeno i prossimi 4-5. Il rilancio della produzione italiana di auto dipenderà tutto da questo piano. Una crescita degli investimenti potrebbe garantire una crescita dei livelli produttivi e occupazionali, con effetti benefici anche per l’indotto.
Il nuovo piano industriale dovrà definire le caratteristiche del piano di rilancio di Alfa Romeo e Lancia, descrivere la nuova gamma Fiat e confermare gli investimenti annunciati per Maserati. Sarà necessario, inoltre, definire progetti per il raggiungimento della piena occupazione in Italia.
Naturalmente, gli investimenti dovranno seguire tempistiche certe. Solo in questo modo, infatti, il rilancio sarà effettivo. I prossimi mesi, per Stellantis, saranno molto importanti in quanto consentiranno di delineare le strategie future. Per i lavoratori, gli stabilimenti ed anche i marchi italiani del gruppo la speranza e che il piano industriale possa garantire davvero nuovi investimenti, senza ritardi.
Maggiori dettagli sulla questione arriveranno di certo nel corso delle prossime settimane.