Aramis Auto punta a una valutazione compresa tra 1,9 e 2,3 miliardi di euro dopo la sua offerta pubblica iniziale, ha dichiarato martedì la piattaforma di vendita di veicoli su Internet, controllata dal gruppo Stellantis. La società ha fissato il prezzo del titolo tra 23 e 28 euro, per la chiusura dell’offerta il 16 giugno e la prima negoziazione alla Borsa di Parigi il 18 giugno.
La dimensione totale dell’operazione, che combina l’emissione di nuove azioni e la vendita di azioni esistenti, sarebbe compresa tra 446 milioni e 481 milioni di euro in caso di pieno esercizio dell’opzione di over-allotment, afferma Aramis Auto.
A vent’anni dalla sua fondazione, Aramis punta con questa operazione a diventare un leader europeo, contando su un mercato dell’usato “enorme” ed “estremamente resistente”, ha sottolineato uno dei suoi co-fondatori, Guillaume Paoli, durante una conferenza stampa.
Aramis, che ha venduto 66.000 veicoli nel 2020, conta sull’accelerazione del mercato dell’usato ricondizionato in tutta Europa e sull’acquisizione di concorrenti. Secondo Paoli, il mercato europeo è ancora “in via di digitalizzazione”, e rimane “frammentato” rispetto al mercato americano, dove le piattaforme Carvana o Vroom sono esplose negli ultimi anni e hanno resistito particolarmente agli sconvolgimenti economici del 2020 bene.
Già presente in Spagna e Belgio, Aramis intende superare la soglia del miliardo di euro di fatturato nel 2021 dopo aver acquisito una quota di maggioranza nel sito britannico CarSupermarket.com. Anche i suoi concorrenti mettono il piede sull’acceleratore: la giovanissima piattaforma britannica Cazoo ha appena scelto di quotarsi a New York, con una valutazione stimata di 7 miliardi di dollari, utilizzando una SPAC, veicolo quotato ad hoc. severi sui mercati.
Stellantis, azionista di Aramis con quasi il 70% dal 2016, manterrà una quota di maggioranza dopo l’IPO. I due co-fondatori di Aramis rimarranno azionisti chiave e continueranno a guidare il gruppo. La quota di flottante, pari al 20% dopo l’operazione, potrebbe superare il 23% in caso di esercizio dell’opzione di over-allotment.
Contando su una crescita del mercato dell’usato in Europa del 4,7% annuo fino al 2025, il gruppo punta a un fatturato di oltre 1,25 miliardi di euro e un margine compreso tra il 2,7% e il 2,9% per l’anno fiscale chiuso al 30 settembre. 2021, “a condizione che il Covid-19 non interrompa ulteriormente l’attuale livello di attività”.