Kubica irritato dalle continue critiche alla Formula 1

Robert Kubica
Robert Kubica

Il pilota di riserva dell’Alfa Romeo Robert Kubica dice che le costanti critiche alla prevedibilità della F1 sono ingiustificate, insistendo che lo sport dovrebbe fare un lavoro migliore spiegando le sue “sottigliezze” ai fan. Con sette vittorie in nove gare, la Mercedes è sulla buona strada per conquistare il suo settimo titolo mondiale Costruttori, mentre il fuoriclasse Lewis Hamilton si sta avvicinando a eguagliare il record di sette campionati mondiali di Michael Schumacher.

Ma il successo di Mercedes e Hamilton nel corso degli anni ha instillato un senso di prevedibilità tra i membri dello sport e la sua comunità di fan, con richieste di cambiamento che spingono la F1 a rivedere i suoi regolamenti nel tentativo di livellare il campo di gioco, un cambiamento che entrerà in vigore in 2022. Mentre il recente Gran Premio d’Italia a Monza ha suscitato una grande sorpresa, con Pierre Gasly che ha raccolto i frutti della sfortuna della Mercedes, la squadra tedesca e Hamilton sono tornate nella cerchia dei vincitori una settimana dopo al Mugello.

Ma Kubica è stanco delle critiche – anche dei piloti – al dominio della Mercedes. “Non capisco chi critica la Formula 1” ha detto, citato da Speedweek. “Nella classe regina ci sono sempre state fasi di dominanza. Ma quando i critici dicono qualcosa del genere, vedono la situazione solo dalla loro prospettiva. “Viviamo terribili battaglie a tutto campo con affascinanti strategie di corsa di tutti i team. Certo, le cose possono essere un po’ monotone ai vertici. È normale che più piloti siano coinvolti e che i tifosi vogliano vivere gare ancora migliori. Ma devi capire come funziona questo sport”.

Kubica ritiene che i rappresentanti dello sport dovrebbero evidenziare gli aspetti più interessanti o affascinanti della Formula 1 “Se avessimo un divario minore tra le squadre, le gare del Campionato del Mondo sarebbero automaticamente più interessanti”, ha spiegato il vincitore del Gran Premio del Canada 2008.

“Ma non si tratta solo del numero di manovre di sorpasso. Se ne abbiamo troppe, diventa arbitrario e non è più interessante. “Abbiamo gare in cui la strategia crea tensione. Devi solo essere in grado di spiegarlo al pubblico. “Per condividere il fascino, i fan devono capire le sottigliezze. E spetta a tutti noi promuovere questa comprensione del pubblico”.

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