Alfa Romeo Racing ORLEN ha visto sfuggire di mano la promessa di un grande risultato in un difficile GP Italia, con Antonio Giovinazzi e Robert Kubica che hanno chiuso in 13esima e 14esima posizione. Il promettente passo mostrato in qualifica e in volata è stato vanificato da un contatto al primo giro che ha portato Giovinazzi in fondo al gruppo; poteva solo fare incursioni limitate nel campo prima della bandiera a scacchi. Kubica ha fatto una gara positiva, recuperando posizioni al via e facendo bene in alcuni combattimenti ravvicinati nella seconda metà di gara.
È un risultato deludente per la squadra, ancora di più per i tanti aspetti positivi mostrati durante tutto il weekend. Il buon ritmo che ha accompagnato le vetture in prova, le qualifiche e lo sprint c’era ancora, ma le circostanze non hanno permesso alla squadra di portare a casa i punti che ci si aspettava.
GP Italia: intervista a Giovinazzi e Kubica
Antonio Giovinazzi: “È un peccato che un weekend così buono sia stato compromesso da un incidente al primo giro. Sono andato un po’ largo alla seconda chicane, sono saltato sui cordoli e poi non ho avuto il controllo della macchina. Ho bisogno di vedere le immagini per capire appieno cosa sia successo. Dopo è stata solo una gara difficile: ho avuto danni al fondo ed è stato molto difficile da dietro. È frustrante, soprattutto sapere com’era il nostro ritmo e dove sono finite le auto che ci circondavano. Desideravo di più per la mia gara di casa a Monza“.
Robert Kubica: “Una gara non facile come speravamo, ma alla fine abbiamo tirato fuori il più possibile dall’accaduto. Il mio primo giro è stato buono, non una gran partenza, ma il posizionamento è stato buono e ho guadagnato tre posizioni, nonostante fossi l’unico oltre a Bottas con le gomme dure. Il grip non era eccezionale e sapevo che dovevo risparmiare le gomme, quindi ho aperto un gap da Russell e speravo nella seconda parte della gara, quando le medie sarebbero state un vantaggio per recuperare. Anche dopo le soste, però, ho faticato a seguire le vetture davanti: potevo avvicinarmi, ma poi perdevo molto grip. Alla fine, ho avuto di nuovo delle belle battaglie con Sebastian Vettel prima di scambiare la posizione con Antonio e finire 14°“.