La Fiat è stata una delle antesignane nell’utilizzo del turbocompressore. Anni fa, è apparso sulle Uno, Marea, Weekend e Punto T-Jet, e tante altre. Con un’applicazione prima incentrata sulle prestazioni, ora il turbocompresso torna al motore per motivi di efficienza e bassi consumi.
Secondo il produttore, il nuovo T4 della gamma GSE (acronimo di Global Small Engine) sarà prodotto in Cina, Polonia e il Polo Industriale di Betim (MG). Per svilupparlo sono servite oltre 15.000 ore di lavoro. “È una nuova famiglia di propulsore, in grado di fornire maggiori prestazioni e risparmio di carburante“, afferma Márcio Tonani, direttore dello sviluppo del prodotto.
I blocchi sono di tre o quattro cilindri e mantengono le stesse dimensioni dei pistoni/bielle, ad esempio, consentendo la condivisione dei componenti tra loro e riducendo i costi di produzione. La costruzione del 1.3 T4 adotta il blocco in alluminio e quattro valvole per cilindro, a differenza di due come il Firefly aspirato.
Inoltre, ha un controllo flessibile della durata e dell’alzata delle valvole di aspirazione e c’è il controllo del carico del motore senza generare perdite di pompaggio e contribuendo a ridurre il consumo di carburante a carichi bassi e medi. Il collettore di scarico è integrato con la testa per offrire un’erogazione più rapida associata a un basso consumo di carburante.
Alcune soluzioni interessanti adottate sul nuovo motore Fiat
Altre soluzioni ingegneristiche del nuovo motore Fiat compaiono nel rapporto di compressione di 10,5: 1 e nel turbocompressore a bassa inerzia che, tra i vantaggi, favorisce un turbolag minimo. La valvola Wastegate ha il controllo elettronico, mentre la refrigerazione è merito dell’intercooler di tipo aria/acqua integrato nel collettore di aspirazione.
L’iniezione del carburante è diretta e gli iniettori sono posizionati ad un angolo di 23° permettendo una combustione più omogenea ed uniforme, mentre la pompa carburante ad alta pressione funziona con 200 bar.
Sono ancora presenti la corrente di guida silenziosa, il termostato elettronico e il sensore di etanolo posizionato sulla linea di alimentazione prima della pompa benzina. Quest’ultima, una delle differenze rispetto alla variante realizzata in Europa/Cina. L’olio consigliato è 0W30 sintetico.
Il turbocompressore funziona con 1,8 bar di pressione e il 1.3 GSE eroga 180 CV e 185 CV (benzina e etanolo rispettivamente) a 5.750 giri/min e 270 Nm di coppia massima a 1.750 giri/min di coppia fornita sia a benzina che a etanolo. Il nuovo motore sarà accoppiato a un cambio automatico a sei rapporti.