Fiat e Renault: problemi in Brasile

Fiat e Renault costrette a interrompere la propria produzione di auto in Brasile per mancanza di semiconduttori e altri componenti
Fiat e Renault
Fiat e Renault

La mancanza di semiconduttori per dispositivi elettronici nelle automobili sta gradualmente paralizzando la produzione di veicoli anche in Brasile. General Motors e Honda sono già state colpite e hanno dovuto paralizzare le linee di assemblaggio di Onix, Onix Plus e Civic, rispettivamente. Ora è il turno di Fiat e Renault. A Betim la casa automobilistica italiana ha concesso una vacanza collettiva di 10 giorni ai suoi dipendenti, ma non mancano solo i semiconduttori per l’azienda. I rapporti parlano di una mancanza di acciaio, plastica e persino pneumatici, oltre ad altri componenti elettronici.

Non si conosce esattamente l’entità dell’impatto sulla produzione di Betim in questo periodo, ma le case automobilistiche lavorano con brevi pause nel ritmo di produzione per aiutare a costruire scorte presso i fornitori. La Renault è un’altra colpita dalla mancanza di input. L’impatto sulla fabbrica del marchio francese a São José dos Pinhais sarebbe stato molto inferiore rispetto a quello della Fiat, tuttavia, la casa automobilistica non esclude fermate per tutto il 2021.

La crisi mondiale, la mancanza di parti e componenti, principalmente chip, ha portato molti produttori a paralizzare le linee di produzione, sia negli USA che in Europa e persino in Cina. Inoltre, anche altre regioni sono interessate, poiché la catena di fornitura globale dei semiconduttori ha modificato la strategia di produzione per soddisfare l’espressiva crescita delle vendite di elettronica, a causa della pandemia.

Poiché il consumo in questo settore è aumentato e la domanda dell’industria automobilistica ha praticamente servito la Cina solo nel periodo di quarantena nella maggior parte dei paesi, i produttori di chip sono rimasti sorpresi quando il mercato automobilistico è cresciuto di nuovo rapidamente.

Ciò ha fatto sì che la scarsità iniziasse con la fine delle scorte. Alcuni marchi hanno persino effettuato una prenotazione sul mercato, acquistando chip in anticipo per poter mantenere la produzione, come Hyundai-Kia, ad esempio. Ora VW ha preso una decisione simile dopo aver visto la chiusura di stabilimenti in Europa. Si spera ovviamente che Fiat e Renault possano risolvere presto i loro problemi in Brasile.

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