Le serie di auto da turismo europee hanno un enorme seguito in Europa e il Deutsche Tourenwagen Masters (DTM) deve essere uno dei più popolari. Questa serie di corse mette a confronto berline altamente modificate e ha visto alcuni veicoli interessanti partecipare per avere la possibilità di conquistare il primo posto. Dalla classica Volvo P1800, alla moderna BMW M4 DTM Edition, i marchi automobilistici europei sono orgogliosi della loro storia di auto da turismo, e ora una persona ricca e fortunata può possedere una parte di quella storia: RM Sotheby’s mette all’asta un’Alfa Romeo 155 V6 TI del 1995 “Jagermeister” che sfoggia una carriera di enorme successo nella serie DTM a metà degli anni ’90.
L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio è attualmente l’Alfa più veloce che si possa acquistare, ed è in netto contrasto con l’auto che viene messa all’asta: mentre la Giulia Quadrifoglio è raffinata, lussuosa e controllabile, questa 155 da corsa è sfacciata, rumorosa, e ingombrante nella migliore delle ipotesi.
La scheda tecnica dell’Alfa Romeo 155 DTM
Questa 155 Touring Car del 1995 è stata costruita da Alfa Corse e presenta il telaio sportivo numero 005. L’auto è stata consegnata alla squadra satellite Alfa di Milano, Euroteam per la stagione DTM 1995. Nella sua prima gara, questa 155 ha ottenuto un sesto posto e una pole position nel round ITC inaugurale di Helsinki. La squadra finì decima nella classifica generale del DTM per quell’anno. L’auto è stata venduta a vari team durante gli anni ’90, dove ha ottenuto un discreto successo.
L’auto è stata venduta al venditore nel 2017 che l’ha inviata agli specialisti del marchio Fabrizio Pandolfi, Lindlmaier Motortechnik e Scuderia GT per una ricostruzione completa di motore, telaio e sospensioni, per un totale di 170.000 euro pur mantenendo la sua iconica livrea arancione Jagermeister.
L’auto è omologata per gli eventi DTM Revival e “Youngtimer” e dovrebbe essere venduta per circa 700.000 euro. La storia del motorsport dell’Alfa Romeo è lunga e orgogliosa, ma le sue imprese degli anni ’80 e ’90 a volte vengono trascurate in confronto agli anni d’oro ’50 e ’60.