Il 2 settembre il gruppo Stellantis ha firmato un nuovo accordo con il Regno del Marocco, volto a rafforzare la propria partnership industriale iniziata nel 2015. Tale accordo arriva quando il costruttore ha annunciato la produzione della Opel Rocks-e a Kenitra, ai lati della Citroën Ami.
A Casablanca, il 2 settembre, il gruppo Stellantis ha assunto un impegno ancora più forte nella partnership industriale con il Regno del Marocco, iniziata nel 2015 , mentre il Paese nordafricano sta intensificando le iniziative per sviluppare il proprio settore industriale automobilistico. In questa occasione, Samir Charfan, direttore operativo di Stellantis per il Medio Oriente e l’Africa, ha firmato un nuovo emendamento alla partnership industriale alla presenza del ministro marocchino dell’Industria, del Commercio e della Green and Digital Economy, Moulay Hafid Elalamy.
Quest’ultimo ha dichiarato in questa occasione: “Questo nuovo accordo è in linea con i nostri obiettivi volti a rendere il Marocco la base di produzione automobilistica più competitiva al mondo e per sviluppare una profonda integrazione locale e una mobilità sostenibile”. Mentre Stellantis ha annunciato l’imminente produzione della Opel Rocks-e elettrica nel suo stabilimento di Kenitra, insieme alla Citroën Ami, questo nuovo accordo prevede di sviluppare il tessuto dei fornitori locali per portare il volume degli acquisti in Marocco a 2,5 miliardi di euro nel 2023 e 3 miliardi nel 2025.
Allo stesso tempo, Stellantis si è impegnata a creare circa 3.000 posizioni senior tra ingegneri e tecnici nel 2022, che andranno ad aggiungersi ai 2.500 dipendenti dello stabilimento produttivo di Kenitra. Il produttore punta anche a sviluppare l’integrazione locale, o a investire in energia senza emissioni di carbonio con il sostegno finanziario del Regno.
Samir Cherfan, ritiene che dopo aver “superato gli obiettivi fissati nel 2015″ , questo nuovo accordo”Mira ad accelerare lo sviluppo del settore automobilistico marocchino contribuendo alla formazione del personale marocchino e puntando alla competitività al miglior livello globale”.
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