La crisi dei chip continua a far danni al settore automotive e, come previsto da Stellantis nelle scorse settimane, la carenza dei semiconduttori sta peggiorando. Il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA è costretto ad annunciare un nuovo stop per un suo impianto di produzione. Si tratta di Rennes Plant, impianto situato nell’omonima città francese e sede di produzione della Peugeot 5008 e della Citroen C5 Aircross.
Secondo quanto riportano i media locali, a causa della carenza di componenti, l’impianto di Rennes (già fermo dal 13 maggio) non riaprirà come previsto questa settimana. Lo stop è prolungato almeno fino a martedì 1° giugno ma al momento non si escludono ulteriori fermi produttivi in caso di ulteriore carenza dei componenti per la produzione.
Stellantis, ricordiamo, ha confermato di aspettarsi un peggioramento della crisi dei chip nel corso del secondo trimestre del 2021. Durante questo trimestre, il calo produttivo legato alla carenza di semiconduttori sarà maggiore rispetto a quanto registrato nel primo trimestre del 2021. Anche il terzo trimestre dell’anno dovrebbe far segnare gli stessi problemi e solo sul finire del 2021 si registrerà un miglioramento.
Per i lavoratori del sito di Rennes, che impiega oltre 2 mila addetti, nonostante il sostegno dello Stato francese è previsto un taglio delle retribuzioni per questo mese di maggio pari a circa il 30% del totale. La situazione potrebbe peggiorare con un allungamento del blocco. Complessivamente, lo stabilimento ha prodotto 10 mila unità in meno dall’inizio della crisi dei chip.
La crisi dei chip colpisce altri stabilimenti di Stellantis
Rennes Plant non è il solo impianto di produzione di Stellantis in Europa a dover fare i conti con la crisi dei chip. Il caso più noto in Italia è, senza dubbio, quello di Melfi. Il sito produttivo lucano è entrato in cassa integrazione a febbraio ed ha registrato numerosi blocchi della produzione in questi mesi, compreso due settimane di fermo ad inizio maggio.
Casi particolarmente gravi di carenza di semiconduttori riguardano anche gli impianti di Sochaux, in Francia, e Vigo, in Spagna. Tutti questi impianti sono caratterizzati da elevati volumi di produzione (Melfi ad esempio è il riferimento della produzione di auto in Italia e secondo solo alla Sevel di Atessa, sede di produzione di veicoli commerciali, nel settore automotive italiano).
Per ora, la crisi dei chip non ha una soluzione. Gli stabilimenti di Stellantis continueranno a registrare periodici fermi produttivi (almeno per quelli già colpiti dalle carenze di semiconduttori). Sarà necessario attendere la parte finale dell’anno per la risoluzione del problema secondo le stime di Stellantis.