Stellantis: i sindacati chiedono un intervento delle istituzioni per il polo torinese

Ancora tanta cassa integrazione tra Mirafiori e Grugliasco
stellantis mirafiori

Il polo industriale torinese di Stellantis sta attraversando una fase delicatissima per il suo futuro. Dopo le promesse e gli annunci dei mesi scorsi, legati in particolare al “Piano Italia” di FCA in cui erano inclusi numerosi progetti futuri gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco, il presente è molto difficile ed è caratterizzato da un continuo ricorso agli ammortizzatori sociali.

Sul finire della scorsa settimana, infatti, è arrivata la notizia di un nuovo ricorso alla cassa integrazione per Grugliasco valido per oltre un mese a partire dalla fine di aprile. In precedenza, un provvedimento simile è stato intrapreso per lo stabilimento di Mirafiori. Da notare, inoltre, che il calo della produzione negli stabilimenti di Stellantis ha un effetto diretto anche sull’indotto come conferma anche il ricorso alla cassa integrazione per 9 settimane della Comau di Grugliasco, legato al taglio delle commesse da parte di Stellantis.

La situazione è molto difficile e necessita di un intervento rapido da parte delle istituzioni locali e nazionali. Almeno questo è il punto di vista dei sindacati che, già da mesi, richiedono provvedimenti seri per la salvaguardia dell’industria automotive italiana. Nella giornata di oggi i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm di Torino  hanno incontrato il presidente e i capi gruppo delle forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Torino.  Tale incontro è stato realizzato in preparazione del consiglio comunale del 28 aprile che avrà il settore automotive come ordine del giorno.

Sulla questione registriamo le parole di Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. È stato chiesto un intervento delle istituzioni a tutti i livelli che devono proporre un piano auto a Stellantis per Torino e l’Italia in generale, ricordando anche che Fim Fiom Uilm di Torino, più di un anno fa con l’iniziativa di 48 ore fatta in piazza Castello, avevano avanzato le loro proposte di un piano complessivo per l’auto, la mobilità e l’energia pulita“. 

Il futuro incerto degli stabilimenti torinesi di Stellantis

C’è grande incertezza sul futuro degli stablilimenti del gruppo Stellantis in Italia. In particolare, la situazione di Mirafiori e Grugliasco desta particolare interesse. Dei progetti annunciati in passato, per il momento, è stata avviata la produzione della sola Fiat 500 elettrica, modello che attualmente viaggia su target produttivi decisamente inferiori alle attese.

In rampa di lancio di sarebbe anche la nuova generazione di GranTurismo, seguita dalla nuova GranCabrio. Entrambi i modelli saranno prodotti a Mirafiori. Per il futuro, inoltre, dovrebbero esserci le nuove generazioni di Levante e Quattroporte mentre per la Ghibli potrebbe non esserci spazio per un nuovo modello.

In pratica, il rilancio sarà legato al marchio Maserati e, quindi, al mercato delle auto di lusso con volumi di produzione contenuti. Quest’aspetto potrebbe comportare una progressiva riduzione della forza lavoro ed anche dell’indotto, con conseguenze significative per l’intera area industriale.

Da considerare, inoltre, c’è la questione della Gigafactory. Il progetto di FCA di realizzare a Mirafiori un impianto di produzione di batterie potrebbe non trovare seguito in futuro con Stellantis che sembra intenzionata a realizzare la terza Gigafactory, dopo quelle in Francia e Germania, in Spagna.

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